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Sostenibilità 29 marzo 2024

Ignazio Carrassi del Villar: sostenibilità è benessere, l'arte è relazione

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L'appuntamento

Banca Patrimoni Sella ha invitato Clienti ed amici per il concerto Note d'Inverno, tenutosi il 19 febbraio 2024 nella cornice meravigliosa dell'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, con un'esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven rimasta memorabile per il pubblico. Ignazio Carrassi del Villar, Head manager Centro Sud Italia di BPS, ci offre le sue riflessioni a margine di questo appuntamento, che ha coinvolto un pubblico di oltre 1100 persone.


La filosofia del concerto

"La Banca vive in tutti i luoghi e nei momenti in cui crea condivisione reale, prossimità, relazione significativa tra le persone. Abbiamo il dovere di generare benessere, serenità, in questo momento storico ancora più che in altri. Il concerto Note d'Inverno ha segnato un passaggio importante nella memoria mia e di chi ha assistito a questo spettacolo meraviglioso ed emozionante, ad opera dell'Orchestra sinfonica Città di Roma, diretta dal Maestro Lorenzo Macrì, oltre che del Coro Giuseppe Verdi di Roma e del Maestro del Coro Anna Elena Masini. Una performance che abbiamo voluto offrire ad amici e Clienti ispirandoci ad un principio ribadito dalla ricerca: la musica classica - come l'arte in generale - è un potente strumento benefico al servizio della salute mentale."


Il valore della scelta della Nona Sinfonia

"La scelta della Nona Sinfonia di Beethoven è stata il frutto di un ragionamento strutturato. Da amante della musica classica sono perfettamente consapevole di quanto determinate opere siano difficilmente apprezzabili da un pubblico che non abbia una particolare preparazione in materia. Per creare quel senso di accoglienza, di familiarità, per avvicinare le persone e farle sentire parte di un'esperienza comune era necessario optare per qualcosa di speciale. Una cosa che mi ha molto divertito - appresa leggendo il libro 'I barbari' di Alessandro Baricco - è che alla sua prima esecuzione pubblica, quest'opera fondamentale della storia della musica e della cultura è stata accolta da recensioni severe. The Quarterly Musical Magazine and Review del 1825 ne parlò come di un prodotto di bassa levatura, che sfidava i canoni tradizionali, stravolgendoli. Ma il valore si misura nel tempo, quando diventa patrimonio. Succede nella finanza come nell'arte.

La Nona Sinfonia di Beethoven ha un valore immenso, nella sua capacità di affascinare e coinvolgere il pubblico attraverso la sua composizione innovativa, la profondità emotiva e il significato culturale. Evoca i potenti temi dell'unità, della fratellanza e del trionfo dello spirito umano, che risuonano assieme alle note nell'animo degli ascoltatori attraverso le generazioni. L'inclusione di solisti vocali e coro nel movimento finale, che mettono in scena l'iconico "Inno alla gioia", aggiunge un elemento trascendente e comunitario che suscita profonde emozioni nel pubblico. Nel complesso, il fascino duraturo della Nona Sinfonia di Beethoven risiede nella sua capacità di ispirare, elevare e connettere le persone attraverso il linguaggio universale della musica."


L'evoluzione dell'esperienza

"L'esperienza del concerto Note d'inverno, e soprattutto la reazione emozionale e partecipata delle persone, che ancora oggi continuano a parlarmi della profondità di quei momenti, mi spinge a riflettere sul fatto che il valore creato - come sempre - non vada dissipato, e dunque sono convinto di voler proseguire su questa strada, organizzando anche per l'anno venturo un appuntamento di questo tenore. E' il modo giusto per rimarcare il senso dei valori e dei principi fondativi di Banca Patrimoni Sella e di tutte le persone che abbiamo l'onore ed il piacere di supportare."