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Sostenibilità 1 dicembre 2023

Palazzo Bricherasio: un’opera site specific contro la violenza sulle donne

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L’iniziativa in occasione del 25 novembre

Senza bisogno di titolo è un’installazione site specific dell’artista Barbara Uccelli, che trasforma lo scalone d’onore di Palazzo Bricherasio in un calendario lungo 365 giorni.

È un calendario contrassegnato da tanti reminder che si srotola, da gennaio a dicembre, ripercorrendo cinque anni di donne uccise in Italia, dal 208 al 2023, tutte vittime di femminicidio.

Il pallino rosso rappresenta non una donna, ma quella donna: Giulia, Alessia, Martina e tante altre. Il numero scelto non è casuale, ma corrisponde al giorno esatto in cui queste donne hanno smesso di vivere.

Attraverso le scarpe rosse, simbolo del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Associazione Generare delle Nazioni Unite nel 1999, le tante voci delle persone che lavorano a Palazzo Bricherasio si sono unite all’installazione di Barbara Uccelli.


Il senso della giornata

Ogni anno, la ricorrenza viene celebrata il 25 novembre. Questa data non è casuale: nel 1960, nella Repubblica Dominicana, vennero torturate e uccise le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie.

Una delle violazioni dei diritti umani più comuni, persistenti e devastanti è la violenza contro donne e ragazze (VAWG), che ancora non è stata denunciata a causa dell'impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano.

L'Articolo 1 della Dichiarazione sull'Eliminazione della Violenza contro le Donne, approvata dall'Assemblea Generale nel 1993, definisce la violenza contro le donne come ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che potrebbe probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che la VAWG ha effetti negativi sulla salute mentale, sessuale e riproduttiva sulle donne in ogni fase della loro vita.


Il valore dell’arte

L’arte può svolgere un ruolo significativo nell’affrontare e combattere la violenza contro le donne (VAW). Può fungere da strumento di guarigione e risorsa per i sopravvissuti alla violenza contro le donne, aiutandoli a trasformare il dolore e le esperienze negative in guarigione e crescita. L'espressione artistica attraverso varie forme come dipinti, murales, fotografia, graffiti di strada, moda, sculture, trapuntature e ceramiche è un linguaggio universale compreso da tutti e può dare intensità all'attivismo portando le esperienze vissute individualmente dai sopravvissuti all'attenzione globale.

Le opere di Public Art possono contrastare i sistemi invalsi e avere un’influenza cruciale sul modo in cui percepiamo la violenza contro le donne e su come rispondiamo ad essa. L’arte può fungere da veicolo comune di sostegno, intervento e guarigione, e può portare consapevolezza sulle prevaricazioni imposti alle donne e cambiare i sistemi e i costrutti culturali che perpetuano la violenza. L’arte sta diventando uno strumento sempre più importante per sensibilizzare e provocare il dibattito contro la violenza contro le donne, e la pratica creativa può promuovere e realizzare cambiamenti positivi. Sebbene l’arte non possa garantire giustizia come la legge e l’azione politica, può mediare l’ingiustizia mettendo in luce i fallimenti etici legati alla violenza contro le donne.