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Palazzo Bricherasio 7 ottobre 2021

La mostra di Mario Giansone all’Hub Vaccinale di Moncalieri

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Dopo la mostra di Eugenio Bolley, la Regia Caserma dei Carabinieri del Castello di Moncalieri, che dal 2019 è adibita ad Hub vaccinale, vede l’allestimento delle opere grafiche e pittoriche di Mario Giansone dedicate al jazz e alle donne, che vanno ad integrare l’esposizione delle sculture collocate nell’atrio di Palazzo Bricherasio.

 

L’iniziativa rientra nel progetto Operarte. Farmaco emozionale, che la direzione artistica di Banca Patrimoni Sella & C. propone da più di 2 anni, rispondendo ai principi dell’OMS che nel suo report del 2019 ha riconosciuto l’importanza dell’arte a beneficio dei luoghi di cura.

 

Come “farmaco emozionale” l’arte viene somministrata attraverso la magia delle forme e dei colori, perché capace di far vibrare le corde della nostra sensibilità, ed è necessario sia per il personale sanitario, che lo “assume” al di fuori dal contesto professionale, sia per i pazienti per i quali è fonte di distrazione e sollievo.

 

Il progetto Operarte. Farmaco emozionale, curato da Daniela Magnetti, direttrice artistica di Banca Patrimoni Sella & C., nasce dalla collaborazione tra Banca Patrimoni Sella & C. e la ASL Città di Torino nel marzo del 2020, con la presentazione, all’interno del Covid Hospital OGR, di un quadro al mese. Durante la pandemia la collaborazione si è estesa con il coinvolgimento di nuovi spazi espositivi: il D.I.R.M.E.I. (Dipartimento Interaziendale di Malattie ed Emergenze Infettive), il centro vaccinale di Moncalieri e la sala d’attesa dell’ospedale Martini, dove sono state allestite mostre di Francesco Tabusso, Eugenio Bolley e Carlo Gloria.

 

La sala d’attesa del presidio sanitario diventa dunque uno spazio di vera accoglienza, utile sia al personale che ci lavora, sia alle persone che vi si recano per necessità che trascorrono il tempo obbligato del lavoro e dell’attesa, circondati da arte e bellezza.

 

L’allestimento di vere e proprie mostre all’interno dei luoghi di cura – sostiene Daniela Magnetti – è un’operazione che soddisfa pienamente sia gli operatori sanitari che i cittadini, perché arricchisce non solo esteticamente ma anche spiritualmente le persone che frequentano e vivono questi spazi con differenti scopi.

 

Un modo diverso di fare cultura – conclude Federico Sella, Amministratore Delegato e Direttore generale di Banca Patrimoni Sella & C. – che sostiene fattivamente il valore del patrimonio artistico, rendendolo fruibile in contesti che in teoria non gli sono propri, ma che sono certamente utili.