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Palazzo Bricherasio 4 luglio 2023

BPS: una nuova opera per il Duomo di Biella

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La lapidazione di Santo Stefano della Bottega di Bernardino Lanino

Dal 1° luglio al 27 agosto l’opera di proprietà di Banca Patrimoni Sella & C., La Lapidazione di Santo Stefano, sarà esposta nella cappella del Beato Agostino de Fango, all’interno del Duomo di Biella. Lo spostamento della tela, attualmente in comodato presso il Museo del Territorio di Biella, rientra nell'ambito della valorizzazione della collezione delle opere di BPS.


Il percorso dell’opera

La Lapidazione di Santo Stefano era stata riscoperta in una collezione privata e successivamente acquisita da Banca Patrimoni Sella & C. nel 2022.

Il ritrovamento della tela era stato occasione per l’avvio di una serie di studi condotti dal comitato scientifico formato da Daniela Magnetti, Simone Riccardi, don Paolo Boffa Sandalina, Alessandra Montanera e Filippo Timo. I risultati degli approfondimenti storico-critici e delle ricerche condotte sul dipinto erano confluiti in un catalogo pubblicato da Edizioni Palazzo Bricherasio.

La tela, inizialmente gravata da una spessa patina di vernice ossidata che alterava le reali cromie, era stata oggetto di un restauro che ne aveva riportato in vita i colori originali. Inoltre, la diagnostica scientifica aveva permesso non solo di collocare l’opera intorno agli ultimi anni del Cinquecento, ma anche di stabilire che fosse copia di un archetipo di Bernardino Lanino (Mortara 1512 - Vercelli 1583).


L’analisi dell’opera

L'opera originaria, da attribuirsi al pittore lombardo, era un dipinto su tavola conservato presso la Chiesa di San Sebastiano, a Biella, fino al 1816. In tale data, fu venduto dall’abate Piazza ad Andrea Montebruno, antiquario genovese in confino a Biella, insieme ad una Presentazione al Tempio, attribuita a Francesco Francia, per 150 franchi complessivi. La tavola originale del Santo Stefano del Lanino, con ogni probabilità, potrebbe essere riconosciuta in quella passata a un’asta ad Amsterdam nel 1909 come opera di Giulio Romano e, da allora, non più rintracciata.

Creata all'interno della bottega del Lanino stesso, l’opera di proprietà di BPS è l'esemplare più vicino, fra quelli noti, all’originale perduto.


Le esposizioni pubbliche

In occasione delle celebrazioni per i 250 anni della Diocesi di Biella, l’opera era stata esposta negli spazi esterni del Palazzone, sede di Banca Patrimoni Sella & C. Con questa iniziativa, il gruppo Sella aveva aperto al pubblico un nuovo spazio dedicato all'arte e alla cultura, al fine di promuovere, tutelare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale, pubblico e privato.

A tale scopo, al termine della mostra, l’opera era stata conferita in comodato al Museo del Territorio Biellese, così da arricchirne il nucleo di pittura rinascimentale piemontese.

La ricostruzione di questa pagina perduta della storia dell’arte continua con lo spostamento della tela al Duomo di Biella dove sarà esposta accanto ad una copia, del medesimo soggetto, di proprietà del Capitolo Cattedrale. Per la prima volta insieme, le due opere saranno visibili ai visitatori che avranno l’opportunità unica di ricostruire, attraverso la messa a confronto delle copie, l’originale oggi smarrito.

Il progetto si inserisce tra quelli volti alla valorizzazione delle opere che fanno parte della collezione di BPS, non solo mettendo al centro il patrimonio artistico pubblico e privato, ma sottolineando il ruolo di Banca Patrimoni Sella & C. come parte integrante di un sistema culturale capace di fare sinergia con le istituzioni culturali e il collezionismo privato.