Per la seconda volta consecutiva la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi, mentre il presidente Powell ha ribadito che la strada verso un'inflazione al 2% è "ancora molto lunga" e che si procederà "con cautela, riunione dopo riunione" in base ai dati". Powell ha sottolineato che ora la FED è concentrata su un eventuale rialzo dei tassi, non su tagli, riconoscendo la sorprendente forza dell'economia. Ma ha anche aggiunto un riferimento all'inasprimento delle condizioni finanziarie come uno dei fattori che "potrebbero pesare sull'attività economica", con effetti ancora incerti, altrettanta incertezza viene dal contesto geopolitico, anche se l’impatto sul petrolio al momento rimane contenuto. I rendimenti del Treasury sono scesi ai minimi da due settimane, particolarmente colpiti i tassi tra dieci e trent’anni che scendono di circa 20 punti base, con il trentennale che scende decisamente sotto il 5%.
Molta attesa c’era anche per la riunione della Bank of Japan, qualche indiscrezione aveva fatto trapelare che ci potevano essere dei cambiamenti nella politica monetaria. In effetti un cambio seppur minimo è stato annunciato: il livello target del titolo decennale sarà mantenuto allo 0%, ma considererà il limite superiore dell'1% "come riferimento" e non come tetto. La BoJ ha inoltre spiegato che la decisione "avrà forti effetti positivi, ma potrebbe anche comportare ampi effetti collaterali".
Calo generalizzato dei rendimenti delle obbligazioni periferiche che beneficiano dell’allentamento delle aspettative di rialzo sui tassi d’interesse globali. Nelle aste della settimana, il BTP cedola 4,10% scadenza febbraio 2029 è stato collocato al 4,12%, -29 bps dall'ultima asta, mentre il BTP cedola 4,20% scadenza marzo 2034 ha registrato un calo di 17 punti base. Secondo Unicredit, il Tesoro ha ormai coperto circa il 95% del suo target di finanziamento per quest'anno quindi l'offerta a novembre e dicembre dovrebbe essere contenuta.
Lato mercati azionari, prosegue il recupero: ottima la settimana per le borse europee ed anche Wall Street registra la migliore settimana dell’anno. Allo stesso modo i mercati asiatici segnano un forte rialzo.
L’indice CRB registra una variazione settimanale del +0,26% portando la performance su base annua a +1,62%.
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