La Fed ha lasciato i tassi invariati e contestualmente ha rallentato la velocità di riduzione del suo bilancio, imponendo da giugno un tetto di 25 mld al mese ai Treasury rimessi sul mercato dai 60 mld attuali. Il Presidente Powell ha più volte ribadito che negli ultimi mesi c'è stata una mancanza di progressi verso l'obiettivo del 2%, «Non ci aspettiamo che sarà appropriato ridurre i tassi fino a quando non avremo maggior fiducia sulla traiettoria dell'inflazione verso il target del 2%».

Sorprende in negativo anche il dato della disoccupazione che sale al 3,9% con 175.000 nuovi occupati rispetto ad attese superiori a 200. La combinazione delle decisioni della Fed e dei dati pubblicati hanno portato un aumento delle probabilità di tagli dei tassi: un primo taglio è pienamente prezzato nuovamente a settembre e un secondo entro fine 2024.

Continua la volatilità sul cambio dello yen e, e il cambio contro dollaro è scivolato fino al record di 160. In questa situazione di stress vi è stato un cambio di tendenza tanto repentino quanto importante che ha portato la valuta a chiudere la settimana intorno a 152.

L'Eurozona è uscita dalla recessione nel Q1 2024 il traino rimane fra paesi dell'area meridionale che continuano a sovraperformare le economie del Nord.

Per quanto riguarda l’Italia, la stima preliminare del Pil Q1 2024 ha evidenziato un rialzo superiore alle attese del +0,3%, le esportazioni nette hanno contribuito, mentre la domanda interna ha frenato. Infine, l'agenzia DBRS Ratings ha confermato il rating dell’Italia a BBB con trend stabile.

In Francia, malgrado un peggioramento dei conti pubblici, Moody’s e Fitch che hanno confermato i ratings ad Aa2 e AA-, con outlook stabili.

In Spagna il PIL è aumentato più del previsto del +0,7% trimestrale (+2,4% annuo).

Su base settimanale il CRB perde -4.34% perché i trend manifestatisi nel corso della settimana precedente sono proseguiti e in alcuni casi accentuati come per il cacao, che si è letteralmente sciolto.

Le Borse europee chiudono in rosso la settimana passata: Ibex -2,7%, Ftse Mib -1,8%, Cac -1,7%, Dax -0,9%. Wall Street chiude invece una settimana nel complesso positiva: (S&P 500 +0,55%).

Forte ripresa delle borse cinesi: CSI300 +2,80% mentre Hong Kong mette a segno un’altra ottima settimana +4,67%, sostenuto dei titoli Tech.

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