Negli Stati Uniti, importante passo avanti nella disputa sul tetto al debito fra repubblicani e democratici, con l’accordo che ha raggiunto la maggioranza dei voti a favore al Congresso. Il testo passerà ora al vaglio del Senato per il voto decisivo. Lato Banca Centrale, la Fed ha indicato nel Beige Book che l’inflazione e il mercato del lavoro sono in una fase di moderazione. I mercati si aspettano una pausa dei rialzi nel meeting di giugno mentre i futures sono tornanti ad escludere la possibilità di tagli dei tassi entro la fine dell’anno. In Europa l’inflazione aumenta del 6,1% a maggio su base annua, in calo rispetto al 7% di aprile. Tuttavia, Lagarde non ritiene soddisfacenti i dati preliminari relativi all’inflazione, aggiungendo che non ci sono prove che l’inflazione di fondo abbia raggiunto il picco.
In Italia, la seconda stima del Pil del Q1 2023 è salita lievemente al 0,6% trimestrale e 1,9% annuo, da 0,5% t/t e 1,8% a/a della stima preliminare. Grazie anche a questi dati Moody's nell'aggiornamento di maggio all’Outlook economico ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita dell'Italia nel 2023 al 0,8% dal 0,3% indicato a febbraio. L’inflazione in Italia riprende a scendere a maggio, tornando, dopo la risalita registrata ad aprile, al livello di marzo del 7,6%.
Nell'ultima settimana gli indici azionari protagonisti sono stati ancora una volta il Giappone e gli Usa con l’S&P 500 a +1,8% e il Nasdaq 100 +1,7%. L'Europa ancora una volta è rimasta indietro con Milano a +1,1% e il Dax appena +0,4%.
Lato Commodities, L’indice CRB cala del -2,63% nelle ultime 5 sedute portando la performance su base annua al -8,6%. Ad incidere maggiormente è il comparto energetico con il -6,3% del WTI e il -6,25% del Natural Gas.
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