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Consulenza 4 settembre 2023

Il Punto sul Mercato del 4 settembre 2023

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L’eco del simposio di Jackson Hole ha condizionato i primi giorni della settimana. In sintesi il presidente della Fed, Powell, ha detto agli investitori che si "procederà con cautela" su eventuali ulteriori aumenti dei tassi, ma ha anche avvertito che gli aumenti precedenti non hanno rallentato del tutto l'inflazione e una crescita forte e sostenuta potrebbe richiedere interventi restrittivi. Christine Lagarde della Bce invece ha concluso la giornata di colloqui con un discorso nel quale ha ribadito la volontà di portare avanti la sua politica restrittiva.


La pubblicazione dei dati sull’andamento dei prezzi in Area Euro potrebbe non essere dirimente per la riunione della BCE di settembre. Il dato è stato sostenuto dai prezzi dell’energia mentre la componente relativa ai beni ha registrato variazioni più contenute stabili i prezzi dei servizi.


Lato BCE abbiamo avuto ancora una volta Holtzmann che si è pronunciato a favore di un rialzo dei tassi e della sospensione dei reinvesimenti del PEPP, ma a sorpresa altri esponenti di rilievo hanno avuto toni decisamente più cauti evitando di pronunciarsi sul possibile esito della riunione di settembre.


Lato mercati azionari, le Borse europee aprono la settimana in rialzo dopo la precedente positiva, in cui lo Stoxx600 è salito del +1,5% e il Ftse Mib del +1,6%; buoni anche i progressi settimanali di Wall Street. I prezzi del petrolio hanno toccato i massimi da 6 mesi, grazie all’ottimismo che l’Arabia Saudita e la Russia estenderanno i tagli alla produzione fino a fine anno.

Sui mercati azionari l’MSCI World chiude in positivo di +2,4%, mentre gli emergenti restano fermi con MSCI Emerging Markets a +0%.


Settimana di recupero per il CRB che guadagna un +2,2% trainato in particolare dagli energetici, con il Brent in rialzo di oltre +4% e il WTI di quasi +6% in sole 5 sedute.




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