Nei primi tre mesi dell'anno l'economia statunitense è cresciuta più lentamente di quanto stimato, del +1,3% annuo rispetto al +1,6% ipotizzato in precedenza. I tassi intanto continuano a salire, spinti dalle dichiarazioni della FED che non aiutano il mercato bond, con alcuni esponenti che hanno detto che saranno necessari progressi significativi sull'inflazione prima di considerare un taglio dei tassi.
Si riducono le attese sui tagli dei tassi anche per quel che riguarda la Bce, e se il taglio di giugno è assodato, le prospettive per i mesi seguenti si modificano rapidamente. Il capo economista Lane ha ribadito che la Bce è pronta a tagliare i tassi la settimana prossima.
Nonostante il rialzo dei rendimenti, continua la fase positiva per i titoli di Stato italiani, da ricordare che Moodys questa sera si pronuncerà sul rating sovrano dell'Italia.
Settimana debole per le borse europee, con il Ftse Mib invariato, il Dax a -1,1%. In calo il bilancio settimanale anche Wall Street con l'S&P 500 (-0,51%) chiude della prima settimana negativa sulle ultime 6, ma fa peggio il Nasdaq (-1,1%).
Su base settimanale il CRB resta sostanzialmente invariato mentre troviamo performance molto diversificate. L’argento ha raggiunto i massimi da inizio 2013 sempre sostenuto dalla componente industriale. L’oro invece ha reagito poco all’intensificarsi degli scontri in Palestina e nel Mar Rosso così come il petrolio che però potrebbe trovare sostegno la prossima settimana dell’estensione al Q3, o addirittura al Q4, dei tagli alla produzione da parte dell’Opec. Fra i prodotti agricoli prosegue il rally di cacao e caffè sempre per le incertezze legate all’offerta.
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