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Consulenza 29 aprile 2024

Il Punto sul Mercato del 29 aprile 2024

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A sorpresa il PIL americano segna la più bassa crescita da 2 anni, con un’inflazione che sale a livelli poco confortevoli per la Fed. La crescita del PIL è stata del +1,6% annualizzato, ben sotto le attese del +2,5%. Contestualmente l’indice dei prezzi PCE di marzo, particolarmente caro alla Fed, è salito del +2,7% contro attese a +2,6%. Da segnalare che in settimana abbiamo avuto anche un'altra indicazione di debolezza per l’economia Usa con gli indici PMI che hanno segnalato la manifattura nuovamente in contrazione, e anche i servizi in calo, sebbene sopra 50 punti. Dura la reazione dei mercati che hanno spostato in avanti le attese di un taglio tra novembre e dicembre e, e il tasso decennale è salito intorno al 4,7%.

Non stupisce invece la banca del Giappone che ha tenuto i tassi invariati intorno allo zero, e rivisto al rialzo l’inflazione 2024 al +2,8%. Intanto, l'inflazione core a Tokyo è rallentata molto più del previsto ad aprile, La reazione del mercato ha registrato un ulteriore calo dello yen, piombato ad un nuovo minimo dal 1990 intorno a quota 156,14 contro dollaro.

Il governo tedesco ha alzato le previsioni del Pil 2024 e ha abbassato quelle sull'inflazione, affermando che confida in una svolta in primavera dopo 2 anni di stagnazione. Mentre ormai è stato ampiamente scontato il taglio a giugno per la BCE, mentre è molto più discussa la possibilità di tagli ulteriori in seguito.

Nonostante il periodo di intensa attività di emissione da parte del Tesoro e l’attesa per il prossimo avvio del collocamento del BTP Valore, rimane buona la domanda per i Titoli di Stato italiani, con lo spread nuovamente sotto i 140 punti base con S&P Global Ratings che ha confermato per l’Italia la valutazione BBB con outlook stabile.

Il Pmi manifatturiero in Francia di aprile è sceso, mentre l'indice servizi è aumentato a 50,5 da 48,3 portando il PMI composito a 49,9 da 48,3, dopo 10 mesi consecutivi di calo. Inoltre, la Francia tira un sospiro di sollievo dopo che settimana scorsa Moody’s e Fitch hanno confermato i ratings ad Aa2 e AA-, con Outlook stabili.

Correzione significativa per l’oro e ancor di più per gli altri metalli preziosi, che si confermano volatili sull’allentarsi della tensione in Medio Oriente. Prese di profitto anche per i metalli di base.

Infine, Wall Street e le Borse europee chiudono una settimana brillante (FTSE MIB +0,91%, DAX +2.39%, S&P +2.67%, Nasdaq +4.23%), Ad alimentare gli acquisti sono stati i risultati di Alphabet (+10%), e di Microsoft (+2,5%).



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