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Consulenza 23 aprile 2024

Il Punto sul Mercato del 22 aprile 2024

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La presidente Lagarde ha confermato che la BCE si sta preparando a tagliare i tassi “in tempi ragionevolmente brevi” dato che il processo disinflazionistico si sta muovendo in linea con le aspettative, tuttavia, per molti, il taglio di giugno non ne implica necessariamente altri successivi.

D’altro canto, in settimana è stata confermata la discesa della stima flash dell’inflazione a marzo in calo dal +2,6% al +2,4%, inoltre, secondo la banca centrale tedesca, è possibile che nel primo trimestre il paese veda una crescita positiva del PIL.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, Powell ha allontanato il momento del taglio di tassi per la mancanza di ulteriori progressi sull'inflazione. È evidente il passo indietro rispetto alle dichiarazioni rilasciate nell’ultima riunione delle Fed. Il mercato si è quindi adeguato, scontando un taglio tra settembre e novembre e riducendo drasticamente la probabilità di avere due tagli nel 2024. L’impatto si è fatto sentire anche su tutte le altre variabili finanziarie correlate, in particolare il dollaro è rimasto stabilmente sotto 1,07, mentre il decennale chiude poco sotto il 4,6%.

A marzo l’inflazione italiana è rimasta ferma su base mensile e in rialzo del +1,2% annuo, da +0,8%, contro la stima preliminare di +1,3%. Il FMI nella nuova edizione del World Economic Outlook prevede che l'economia italiana crescerà al +0,7% sia nel 2024 sia nel 2025

Il Giappone procede faticosamente sulla strada della normalizzazione della politica monetaria. Il ritmo dei futuri rialzi dei tassi da parte sarà probabilmente molto più lento rispetto a quello dei recenti cicli restrittivi. Questo ha comportato una significativa debolezza dello yen in settimana, che è crollato su nuovi minimi.

Su base settimanale il CRB rimane quasi invariato con il contributo positivo dei metalli preziosi e del tandem coloniale cacao-caffè che prosegue il rally sostenuto da difficoltà di offerta. Corregge invece il prezzo del petrolio, infatti, sembra che le tensioni Israele-Iran si stiano smorzando e Goldman Sachs osserva che se le tensioni venissero meno per intero, toglierebbero al prezzo del petrolio greggio 5-10$. In netto rialzo i metalli di base per le sanzioni nei confronti dei metalli di origine russa e per i possibili dazi Usa su alluminio e acciaio importati dalla Cina.

Per quanto riguarda l’azionario: Wall Street archivia la peggior settimana da inizio anno (S&P 500 -3,05%, Nasdaq -5,52%) mentre le borse europee hanno conseguito risultati misti (FTSE 100 -1,25%, DAX -1,08%, CAC40 +0,14%, STOXX 50 -0,75%).


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