I mercati questa settimana si sono concentrati sulla pubblicazione dei dati sull’inflazione negli USA, che è stata inferiore alle attese sia per il dato mensile che per quello rispetto al 2022 in discesa per la prima volta negli ultimi 4 mesi. L’impressione generalizzata è stata di una dinamica dei prezzi più contenuta rispetto a quanto si attendeva la Fed.
La reazione dei mercati si è concretizzata in un ampio calo dei rendimenti che ha dato il via a generalizzati apprezzamenti delle asset class più rischiose. I tassi tra 5 e 10 anni sono scesi di oltre -25 punti base con il 10 anni che dopo aver toccato nelle scorse settimane il 5% scambia in chiusura di settimana al 4,4%. L’idea prevalente è che la FED abbia concluso il ciclo restrittivo a dispetto di dichiarazioni ancora contrastanti da parte degli esponenti del comitato.
Va detto che non è la prima volta però che il mercato si affretta a scontare un taglio dei tassi in questo ciclo di restrizione. Il concetto di “tassi alti più a lungo”, che spesso è stato rilanciato dalle banche centrali, pare difficile da acquisire da parte degli investitori e potrebbe ancora portare sorprese nel corso dell’anno.
In Cina, buoni dati di ottobre sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio, cresciute oltre alle attese.
La People’s Bank of China ha lasciato invariati i tassi di finanziamento a 1 anno, ma ha raddoppiato il volume dei finanziamenti al livello più alto dal 2016.
Il PIL giapponese si è contratto nel Q3 del -2,1% annuo e -0,5% su trimestre, ma meglio delle attese.
Anche in Eurozona il Pil nel Q3 è diminuito del -0,1% trimestrale, secondo la stima flash, dal +0,2% del Q2, e la Commissione UE nelle previsioni d'autunno ha abbassato le stime di PIL 2023-2024
Tra i banchieri centrali, spiccano alcuni commenti da falco che dicono che “un taglio dei tassi da parte della Bce in tempi brevi è "altamente improbabile", e che "sarebbe un po' presto" un taglio nel Q2, mentre la Bce deve essere pronta ad alzare ancora i tassi se necessario.
Prosegue il calo di spread e rendimenti sulle obbligazioni periferiche con i dati macro che descrivono il rallentamento economico globale e che portano a scontare una riduzione generalizzata dei tassi.
Fitch ha lasciato il rating dell'Italia invariato a 'BBB' con outlook stabile. Venerdì sera Moody's ha confermato il rating italiano migliorando l'outlook a "stabile" da "negativo.
I mercati azionari hanno registrato una performance positiva anche nell’ultima settimana.
Il CRB su base settimanale limita il calo ad un -0.75% ma celando dinamiche molto diverse.
Scopri i nostri Servizi
oppure
Conosci il nostro team
Il Punto sul Mercato è di proprietà di Banca Patrimoni Sella & C. e deve essere inteso come fonte di informazione addizionale - e non sostitutiva od integrativa né in tutto, né in parte - rispetto ai documenti ufficiali. Necessita di apposite delucidazioni da parte del personale e dei collaboratori di Banca Patrimoni Sella & C. e non può essere considerato né costituisce sollecitazione al pubblico risparmio. Il documento contiene informazioni dalle quali non derivano per Banca Patrimoni Sella & C. alcun obbligo legale, né possono essere fonte di responsabilità di sorta. Banca Patrimoni Sella & C. si riserva la facoltà di integrare o correggere gli elementi contenuti nel documento in qualsiasi momento; la Banca non è responsabile in nessun caso, di qualsivoglia danno, diretto o indiretto, di qualunque natura, derivante dalla consultazione, utilizzo o diffusione del presente materiale presso terzi od il pubblico in generale. Chiunque sia intenzionato ad avvalersi o comunque utilizzare qualsiasi informazione contenuta ne Il Punto sul Mercato, è tenuto a verificare preventivamente con la Banca Patrimoni Sella & C. se siano disponibili informazioni più aggiornate o diverse da quelle in esso contenute.