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Consulenza 20 maggio 2024

Il Punto sul Mercato del 20 maggio 2024

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In settimana abbiamo avuto ancora un ritorno a calare dei rendimenti, americani in primis, seguito da un deterioramento dei dati macro e da dati di inflazione. Negli Usa il focus principale è stato sulla stima dell'inflazione di aprile, uscita in linea con le stime e in calo al +0,3% mensile e +3,4% annuo dal +0,4% e +3,5% di marzo. Coerentemente, Powell ha spiegato che la Fed deve essere paziente e che probabilmente "manterremo i tassi dove sono ora”.

In Eurozona invece l’inflazione è stata confermata stabile ad aprile, al +2,4% annuo, e con il dato core al +2,7% dal +2,9% di marzo. Tra i banchieri della Bce i commenti continuano ad essere più accomodanti rispetto a quelli della Fed.

In Cina l’inflazione è salita per il 3° mese consecutivo ad aprile segnalando una ripresa della domanda interna. A supporto del sentiment, anche la notizia che il Governo ha inaugurato l'emissione di obbligazioni a lunghissima scadenza.

In Giappone, infine, il Pil nel primo trimestre si è contratto più del previsto, con la debolezza dello yen che continua a pesare sui consumi.

In Italia, il Tesoro ha emesso un nuovo Btp Green con scadenza il 30 ottobre 2037 per 9 mld al 4,104%, che ha ottenuto ordini superiori agli 84 mld. Secondo Fitch la situazione di bilancio dell'Italia risulta oggi "migliore di quanto ci attendessimo all'inizio della pandemia". L'agenzia ha spiegato che ora un elemento chiave sarà vedere come verrà operata l'attuazione delle nuove regole sui conti pubblici UE

Settimana all’insegna dell’incertezza per le borse europee (FTSE 100 -0.16%, DAX -0.36%, CAC40 -0,63%, STOXX 600 +0.42%) con Milano la migliore con +2.14%.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, Wall Street mette a segno una settimana da record: S&P500: +1,54%.

Le borse asiatiche recuperano terreno, Hong Kong batte Wall Street da inizio anno.

Su base settimanale l’indice delle commodities resta sostanzialmente invariato, con variazioni positive consistenti per i metalli industriali e per il gas naturale.

Fra i prodotti agricoli spica il balzo del frumento sul taglio delle scorte mondiali.

Il prezzo del rame è stato spinto al rialzo dai dati della produzione cilena, che mostrano una contrazione su base annua. Il petrolio infine è rimasto sostanzialmente invariato.


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