Già dall’inizio della settimana si sono notati segnali di cambiamento sui mercati. I rendimenti dei titoli di Stato americani e il dollaro hanno iniziato a scendere dopo la notizia della nomina di Scott Bessent a Segretario del Tesoro da parte di Trump. Bessent ha dichiarato di voler dare priorità al taglio delle tasse e al rientro del deficit al 3% entro il 2028. Intanto, dai verbali della Fed è emerso un forte consenso per un approccio prudente su eventuali ulteriori tagli dei tassi. Sul fronte inflazione, invece, i timori di possibili sorprese si sono ridimensionati: il dato PCE di ottobre, la misura preferita dalla Fed, ha segnato un +2,3% su base annua, esattamente in linea con le attese.
Passando in Europa, i membri della BCE hanno confermato la direzione verso ulteriori riduzioni dei tassi. Tuttavia, molti hanno sottolineato l'importanza di mantenere un approccio prudente.
In Asia, lo yen si avvia verso la miglior settimana degli ultimi tre mesi, grazie alle crescenti aspettative di un rialzo dei tassi da parte della Banca del Giappone a dicembre.
In Francia, i titoli di Stato sono al centro delle attenzioni dei mercati. I rischi legati a una possibile revisione del rating sovrano e le difficoltà del governo con la legge finanziaria hanno spinto lo spread con il Bund decennale ai massimi dal 2012. Il rendimento, inoltre, si è allineato a quello dei titoli greci di pari scadenza.
Lato azionario, la settimana è stata positiva per i principali mercati globali, trainati in particolare dagli indici europei e statunitensi. I mercati emergenti, invece, sono rimasti indietro. A Wall Street si sono messe in luce le Small e Mid-Cap, con il Russell 2000 in rialzo del +2,6%. Più statico, invece, il settore tecnologico. A Piazza Affari, Unicredit ha scosso il risiko bancario con un’offerta pubblica di scambio da 10 miliardi di euro su Banco BPM. L’offerta prevede 0,17 azioni di nuova emissione Unicredit per ogni azione BPM. Tuttavia, il CdA di Banco BPM ha respinto la proposta, considerandola insufficiente rispetto al suo potenziale e sollevando preoccupazioni per possibili ricadute occupazionali. Intanto, anche Generali è al centro dell’attenzione, con rumors su una possibile joint venture con Natixis nel settore dell’asset management.
Infine, sul fronte delle materie prime, l’indice Bloomberg Commodity ha chiuso la settimana in calo di circa un punto percentuale, penalizzato soprattutto dal comparto energetico e dai metalli preziosi. Questi ultimi hanno risentito dell’accordo raggiunto per la sospensione del conflitto in Libano.
Scopri i nostri Servizi
oppure
Conosci il nostro team
Il Punto sul Mercato è di proprietà di Banca Patrimoni Sella & C. e deve essere inteso come fonte di informazione addizionale - e non sostitutiva od integrativa né in tutto, né in parte - rispetto ai documenti ufficiali. Necessita di apposite delucidazioni da parte del personale e dei collaboratori di Banca Patrimoni Sella & C. e non può essere considerato né costituisce sollecitazione al pubblico risparmio. Il documento contiene informazioni dalle quali non derivano per Banca Patrimoni Sella & C. alcun obbligo legale, né possono essere fonte di responsabilità di sorta. Banca Patrimoni Sella & C. si riserva la facoltà di integrare o correggere gli elementi contenuti nel documento in qualsiasi momento; la Banca non è responsabile in nessun caso, di qualsivoglia danno, diretto o indiretto, di qualunque natura, derivante dalla consultazione, utilizzo o diffusione del presente materiale presso terzi od il pubblico in generale. Chiunque sia intenzionato ad avvalersi o comunque utilizzare qualsiasi informazione contenuta ne Il Punto sul Mercato, è tenuto a verificare preventivamente con la Banca Patrimoni Sella & C. se siano disponibili informazioni più aggiornate o diverse da quelle in esso contenute.