La Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di +25 bps, a fronte di un’inflazione prevista su livelli elevati troppo a lungo. Secondo Christine Lagarde i tassi “hanno raggiunto livelli che, se mantenuti sufficientemente a lungo, contribuiranno in modo al ritorno dell’inflazione al target”, affermazione più volte reiterata e sviscerata nel minimo dettaglio durante la conferenza stampa. Nella sessione dedicata alle domande dei giornalisti Lagarde ha anche affermato che il PEPP è lo strumento che useranno per difendere l’efficace trasmissione della politica monetaria, ponendo un argine a possibili situazioni di stress sui titoli di stato periferici. L’euro si è fortemente indebolito arrivando ai minimi di marzo sul dollaro, con il mercato che scommette sulla chiusura del ciclo di rialzi. In seguito, venerdì molti gli esponenti del comitato hanno espresso il loro parere proprio sulla fine o meno della politica monetaria restrittiva e non sempre le dichiarazioni sono state convergenti.
In territorio domestico, continua il rialzo sui tassi italiani, con il BTP 10 anni che chiude la settimana con rendimento del 4.44% e spread a 178 punti base.
Lato mercati azionari Settimana piena di eventi economici rilevanti quella appena trascorsa che però si è conclusa a livello di mercati con una positività per l’Europa. A Hong Kong questa mattina il titolo Evergrande è crollato fino a -25% dopo la notizia dell’arresto di alcuni dipendenti della divisione finanziaria. Chiusa oggi la borsa di Tokyo.
Nelle ultime 5 sedute il CRB ha guadagnato il +2.3% sostenuto da petrolio e gas naturale, il cui movimento sembra ancora un recupero da livelli relativamente bassi ma privo di catalizzatori se non il rialzo delle temperature nel breve.
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