Negli Stati Uniti abbiamo avuto la pubblicazione dei sussidi settimanali alla disoccupazione, essi hanno confermato un certo indebolimento del mercato del lavoro e questo si è riflesso nelle attese sul sentiero della politica monetaria, riportando le probabilità di un taglio a settembre al 90% con un altro taglio atteso per dicembre con la medesima probabilità. Sempre più complicata la vita della banca del Giappone che rimane combattuta tra la difesa di uno yen debole alzando i tassi e il rischio di destabilizzare la propria situazione finanziaria alla luce di una mole di debito pari al 250% del GDP.

Per quel che riguarda l’Area Euro, le vendite al dettaglio di marzo dell’Area Euro sono salite del +0,8% mensile da -0,3% e meglio delle attese. La settimana è stata piuttosto povera di eventi e i rendimenti sono rimasti abbastanza stabili poco sotto i massimi da inizio anno.

Si è chiuso il collocamento da parte del Tesoro italiano della quarta emissione del BTP Valore, con il totale delle sottoscrizioni che si attesta a 11.2€ miliardi raccolti. L’importo è inferiore alle tre emissioni precedenti, che avevano raggiunto un massimo di €18.3mld lo scorso marzo, ma comunque è da considerarsi un buon risultato, visto il collocamento a distanza di soli due mesi dal precedente, e con un incremento del quantitativo medio di acquisto. Nonostante la conferma del rating da parte di Fitch di venerdì scorso, lo spread BTP-Bund è risalito fino a 135pb, complice anche l’elevata offerta di carta italiana.

Lato mercati azionari, Borse europee sui massimi: STOXX 600 chiude la settimana in rialzo di +3%. In rialzo Wall Street dove il Dow Jones è l’indice migliore della settimana.

Su base settimanale il CRB progredisce dell’1,84% con il contributo principalmente dei metalli sia preziosi che di base. 

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