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Consulenza 10 giugno 2024

Il Punto sul Mercato del 10 giugno 2024

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Settimana ricca di spunti quella appena passata, sia lato dati macro che lato politica monetaria, in entrambe le sponde dell’Atlantico.

Negli USA i rendimenti sono calati, con il 10 anni treasury al 4.3%, oltre -30 bps in meno della scorsa settimana, e il dollaro è rimasto in prossimità dei minimi da 2 mesi, mentre alcuni segnali di un rallentamento dell'economia rafforzano le probabilità che il ciclo di allentamento monetario venga anticipato. L’ISM manifatturiero a maggio è sceso a 48,7 punti da 49,2, con i nuovi ordini sui minimi dallo scorso giugno, di contro l’ISM servizi ha evidenziato un aumento più marcato delle attese, sui massimi da agosto 2023.

In Eurozona invece la Bce come previsto ha tagliato i tassi di -25 bps, ribadendo però che continuerà a seguire un approccio guidato dai dati per determinare le prossime mosse, “senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”. Lagarde ha detto che questa mossa non è l'inizio della fine della restrizione monetaria, e ha aggiunto che i prossimi mesi saranno "accidentati". Dalla nascita della moneta unica è la prima volta che l’Europa anticipa la Fed in un taglio dei tassi.

I titoli di Stato periferici registrano rendimenti in rialzo, mantenendo però costanti i differenziali rispetto alle emittenti più solide: il Btp decennale è tornato in area 4% dopo essere sceso al 3.85%, stabile lo spread intorno a quota 130pb.

Istat ha diffuso le previsioni relative alla crescita italiana, al +1% nel 2024 e +1,1% nel 2025. Nel 2024 l’aumento del Pil verrebbe sostenuto sia della domanda interna sia della domanda estera netta mentre "nel 2025 la crescita sarebbe invece trainata prevalentemente dalla domanda interna".

In Cina questa settimana abbiamo avuto dati positivi, che segnalerebbero i primi frutti delle politiche di stimolo del governo e dell’allentamento delle restrizioni relative agli alloggi.

Lato mercati azionari, parte con il piede giusto il mese di giugno per le Borse europee che chiudono la prima ottava in positivo. Euro ai minimi dell'ultimo mese dopo il voto e l'annuncio di elezioni anticipate in Francia.

Positivo anche il bilancio settimanale di Wall Street ad eccezione dell’indice delle small caps.

Concludiamo con le materie prime, dove su base settimanale il Bloomberg Commodity cede leggermente sulle significative correzioni di metalli di base e petrolio.


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