In settimana è continuato il rialzo dei rendimenti dei Treasuries, fino a +10 punti base sulle scadenze più lunghe, che si è di fatto interrotto con la pubblicazione dell’indice core dei prezzi delle spese personali PCE.

In aumento a maggio i redditi delle famiglie, così come le spese personali. Le aspettative del mercato per la Fed rimangono comunque ancorate a 2 tagli entro l’anno.

In Europa l’incertezza politica continua a dominare sui mercati obbligazionari, mentre una serie di dati macro segnala un rallentamento della crescita, in particolare, in Germania. Dopo l’inatteso calo dei PMI tedeschi, l’indice IFO relativo alle aspettative ha subito il calo maggiore in un anno e la disoccupazione è inaspettatamente salita al 6%, sui livelli di giugno 2021.

Inarrestabile la discesa dello yen contro dollaro, che in settimana ha battuto tutti i record, massimo dal 1986.

Il nuovo allargamento degli spread dei titoli di Stato Periferici riflette la crescente preoccupazione riguardo alle elezioni francesi, nonostante i sondaggi d'opinione diano per probabile un governo di coalizione che diluirebbe le politiche estremiste.

Lato azionario: Borse europee in rosso nella scorsa settimana. Contrastata la settimana a Wall Street.

Secondo i dati della BCE, le aspettative dei consumatori europei sull'inflazione a 12 mesi sono diminuite al 2,8% a maggio.

Variazione negativa per il Bloomberg Commodity index che registra su base settimanale un -1,4%, mentre per il settore energetico pesa il -2,7% del Natural Gas. Per quanto riguarda i metalli preziosi da segnalare il -5% dell’Argento legato all’indebolimento della domanda industriale e alla crescente incertezza sulle prospettive di un taglio dei tassi da parte della Fed. Tra i metalli industriali invece pesa il -3,5% settimanale del rame condizionato da un aumento delle scorte. 

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