Il Private Banking d’eccellenza nasce dalla fiducia: l’intervista a Davide Bendinelli
La nuova nomina di BPS
Davide Bendinelli è il nuovo Capo Area Territoriale per Toscana Umbria Calabria e La Spezia di Banca Patrimoni Sella. Con un'esperienza manageriale di 25 anni nel settore bancario, Davide porta con sé una visione chiara e un forte orientamento al supporto dei banker e alla crescita professionale della rete. In questa intervista, racconta il suo percorso, le sfide della professione e il valore del rapporto con il territorio.
Il valore del rapporto con i banker
"Da 25 anni mi dedico all'attività manageriale, dapprima in un'altra banca e, da tre anni, in Banca Patrimoni Sella. Uno degli aspetti che mi ha sempre appassionato è la selezione dei banker e il loro supporto nel passaggio a nuove realtà lavorative. Seguendo il mio mentore, Arnaldo (Nanni) Cozzani, abbiamo accompagnato più di 100 professionisti al cambiamento di cui 49 in 3 anni in Banca Patrimoni Sella e trovo particolarmente gratificante essere stato un punto di riferimento per loro.
Aiutare un banker a scegliere e poi a trasferirsi in una struttura diversa, supportarlo in maniera efficiente, stargli vicino costantemente nei primi giorni e poi continuare a supportarlo nelle settimane successive fa sì che ci si conosca reciprocamente nell'intimo e ciò crea un forte rapporto di fiducia: in un momento così particolare nel quale si condividono emozioni, problemi e successi si creano rapporti che vanno oltre l’ambito professionale. Questo è un aspetto che mi affascina e mi gratifica di questo bellissimo lavoro e credo sia un valore aggiunto fondamentale in un’attività manageriale. Riuscire a instaurare rapporti autentici e personali aiuta a comprendere meglio le persone e a supportarle nelle sfide quotidiane, che non sono solo professionali ma spesso anche personali."
Le sfide dei private banker oggi
"I private banker che cambiano banca devono imparare procedure, servizi e riferimenti nuovi in tempi brevi, quindi affrontano un periodo particolarmente stressante; il mio primo compito, quindi, è supportarli tecnicamente ma anche psicologicamente. Durante i primi mesi, il banker ha bisogno di certezze, di qualcuno che gli semplifichi il lavoro. Per questo, abbiamo creato un team di supporto con assistenti particolarmente preparate all'inserimento dei nuovi banker sotto la responsabilità di Tatiana Felleti. Personalmente cerco di fornire indicazioni chiare e pratiche, aiutandoli a selezionare gli strumenti più utili tra tutti quelli a disposizione per la gestione dei patrimoni dei clienti e guidarli nelle procedure e nei nuovi sistemi informatici.
I banker già inseriti da tempo invece, hanno piacere di avere un confronto sulle strategie di investimento. Oggi siamo bombardati da informazioni e la capacità di selezionarle e contestualizzarle per il singolo cliente è cruciale. Molti banker sentono la necessità di confrontarsi con un responsabile prima di prendere decisioni strategiche. Essere riconosciuti come competenti e affidabili in questo processo è un elemento distintivo che può fare la differenza."
L’importanza del rapporto con il territorio
"L'attività di consulente finanziario varia molto in base al territorio. Ho avuto la fortuna di lavorare in diverse aree d’Italia, da Roma a Reggio Calabria, dalla Toscana all’Emilia-Romagna e alla Liguria. Ogni zona ha peculiarità diverse: per esempio, in Emilia-Romagna i clienti sono spesso imprenditori che hanno creato aziende dal nulla, e sono più abituati a vedere opportunità dove altri vedono problemi e sono più disposti a correre qualche rischio in investimenti dinamici pur di aver la possibilità di ricevere risultati migliori; nel centro sono frequenti clienti che hanno ricevuto patrimoni familiari in eredità e sono più orientati alla conservazione del capitale; in altre aree, come il sud Italia, c'è maggiore riservatezza e più tendenza a richiedere sicurezza anche negli investimenti. Comprendere le dinamiche del territorio è quindi essenziale per instaurare rapporti di fiducia con i clienti.
Questo influisce sulle strategie di consulenza e rende fondamentale l’adattamento alle specificità locali."
Perché Banca Patrimoni Sella
"Ho scelto Banca Patrimoni Sella perché è una realtà di tradizione, solida e che conserva una dimensione umana. Il settore bancario si è trasformato, spesso sacrificando il valore del rapporto personale a favore della grande dimensione, dei processi e dei risultati economici. In Banca Patrimoni Sella ho ritrovato una cultura aziendale che mette al centro le persone: sia i clienti che i banker.
Una realtà italiana, non quotata, in modo da non avere lo stress da trimestrale ed evitare le pressioni tipiche dei grandi gruppi finanziari e con una struttura che permette di mantenere relazioni personali costanti tra colleghi, sede, direzione e proprietà.
Uno degli aspetti distintivi della nostra banca è la volontà di creare un ambiente lavorativo sostenibile, dove la crescita degli utili è solo una conseguenza di un buon lavoro e non un obiettivo a tutti i costi. La proprietà e il management hanno una visione chiara: privilegiare la qualità del servizio e la soddisfazione di clienti e dipendenti rispetto alle sole logiche di mercato e la conseguenza è che i clienti si accorgono di questo e ci "premiano" portando nuove somme o presentandoci nuovi clienti; per il terzo anno consecutivo i nostri Private Banker hanno fatto la raccolta procapite più alta del settore; nel 2024 è stata addirittura di 5,9 milioni la nuova raccolta pro capite, il doppio della media del mercato.
In un contesto simile, è molto più semplice e piacevole lavorare ed il mio ruolo acquista ancora più valore e significato."