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La Banca 3 luglio 2025

Il Family Office come interprete della famiglia: Tiziana Leone all'Osservatorio FO 2025

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Il focus

Qual è oggi il ruolo attivo della famiglia nella definizione dell'asset allocation e nella scelta degli advisor, e come può il Family Office facilitare questo processo? È stata questa la domanda centrale attorno alla quale si è sviluppato l'intervento di Tiziana Leone al workshop dell'Osservatorio Family Office, dove ha portato la sua esperienza di guida del Family Office in Sella Fiduciaria.


La famiglia al centro: consapevolezza, visione e coerenza

Leone ha esordito sottolineando come oggi la famiglia abbia assunto un ruolo sempre più centrale e consapevole nelle decisioni patrimoniali. "La famiglia non è più un soggetto passivo che delega tutto agli advisor", ha spiegato, "ma è diventata il vero motore nella definizione degli obiettivi patrimoniali, imprenditoriali e filantropici di lungo periodo".

Secondo la sua analisi, è proprio la famiglia a dover stabilire la propria missione patrimoniale, decidendo se l'obiettivo principale sia conservare, sviluppare o trasmettere il patrimonio, e con quale grado di rischio accettabile. "Quello che vediamo sempre più spesso è un coinvolgimento diretto anche delle giovani generazioni. Il passaggio generazionale non è più un evento futuro da pianificare, ma un processo già in atto, anche quando i fondatori restano presenti e attivi".

Un elemento che Leone ha particolarmente enfatizzato è la necessità di coerenza tra i valori familiari e le scelte di investimento. "Non si tratta solo di rendimenti finanziari", ha precisato, "ma di trovare un equilibrio che includa anche la possibilità di destinare parte del patrimonio a finalità filantropiche o culturali, in linea con l'identità e i principi della famiglia".


Il Family Office: interfaccia, interprete e garante

Entrando nel vivo del ruolo del Family Office, Leone ha descritto questa funzione come "il punto di raccordo tra la famiglia, gli advisor, i professionisti esterni e le banche depositarie". La sua visione va ben oltre la semplice gestione finanziaria: "Il Family Office raccoglie e traduce in strategia operativa tutte le esigenze della famiglia, finanziarie e non solo, con un approccio davvero olistico".

Una metafora particolarmente efficace utilizzata durante l'intervento è stata quella della "stanza di compensazione": "È qui che si valutano le opzioni, si consolidano le posizioni, si filtrano le proposte e si selezionano gli interlocutori giusti. Il Family Office ha un ruolo attivo e continuo nella selezione dei gestori, che possono essere diversi per ogni asset class: banche, advisor indipendenti, gestori alternativi o specialisti in private markets".

Leone ha sottolineato come la vera forza di questo approccio risieda "nella capacità di lettura della complessità familiare, anche nei suoi risvolti emotivi, relazionali e generazionali". Un aspetto spesso trascurato ma fondamentale per il successo di qualsiasi strategia patrimoniale.


Come facilitare asset allocation e selezione degli advisor

Uno dei passaggi più interessanti dell'intervento ha riguardato il metodo operativo. "Il nostro compito è aiutare la famiglia a non innamorarsi delle soluzioni", ha spiegato Leone, "ma a restare ancorata a una visione coerente, dinamica e adattabile nel tempo".

Il processo di traduzione degli obiettivi in scelte operative diventa così cruciale: liquidità, rischio, orizzonte temporale, diversificazione, sostenibilità sono tutti elementi che devono essere calibrati non solo sui mercati, ma soprattutto sulle specificità familiari. "Assicuriamo la coerenza tra l'asset allocation e i valori della famiglia anche nei momenti di tensione o crisi di mercato", ha aggiunto, evidenziando l'importanza della continuità strategica.

Un elemento distintivo dell'approccio descritto da Leone è l'accompagnamento nel tempo: "Facilitiamo la comunicazione intergenerazionale e supportiamo il passaggio della visione patrimoniale dai fondatori agli eredi. Non è un processo che si esaurisce in una consulenza, ma un percorso di lungo periodo".

L'obiettivo finale è sempre "la ricerca dell'eccellenza tra i professionisti e gli strumenti disponibili, costruendo un sistema su misura, efficiente e trasparente. Non sostituiamo la famiglia, ma la rappresentiamo con autorevolezza, mantenendo sempre al centro la persona".


Una visione in linea con la cultura Sella

Nella parte conclusiva del suo intervento, Leone ha collegato questa filosofia operativa alla cultura distintiva del gruppo Sella. "Questo approccio è perfettamente in linea con la cultura relazionale della nostra banca: persona che parla a persona, ascolto profondo, soluzioni su misura".

Ha poi fatto una riflessione interessante sull'evoluzione del servizio: "Alcuni ruoli, già prima formalmente definiti, agivano come Family Office in modo 'artigianale', intercettando bisogni reali e costruendo fiducia giorno per giorno. Oggi formalizzare e strutturare questa funzione ci consente di dare continuità e qualità al servizio, conservando però lo stile personale che ci distingue".

La sintesi finale di Leone è stata particolarmente efficace: "Il Family Office non è un prodotto, è un metodo. E nel nostro contesto, un metodo fatto di ascolto, fiducia e responsabilità". Un approccio che, secondo la sua visione, rappresenta la naturale evoluzione di una cultura di servizio che ha sempre messo al centro la relazione umana e la comprensione profonda delle esigenze del cliente.