Torna alle News
La Banca 26 febbraio 2025

Giacomo Chiorino per TGR RegionEuropa sul mercato unico dei capitali

news image

Il focus della trasmissione

Durante l'ultima puntata di TGR RegionEuropa, trasmessa su RAI 3 il 23 febbraio 2025, è intervenuto Giacomo Chiorino, responsabile dell'analisi dei mercati presso Banca Patrimoni Sella, per analizzare una delle sfide economiche più urgenti per l’Unione Europea: la creazione di un mercato unico dei capitali.


Il tema del mercato unico dei capitali

Chi continua a richiamare l'urgenza di un mercato unico dei capitali è l'ex presidente della BCE ed ex presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, nel suo intervento al Parlamento europeo. Draghi ha sottolineato come l'Europa non possa dire no a tutto: dal debito pubblico, al mercato unico, fino alla creazione di un'unione dei mercati dei capitali, un'unione che attualmente non esiste.

Come ricorda Giacomo Chiorino, oggi esiste Euronext, l'unico esempio di aggregazione di borse europee che include Francia, Portogallo, Paesi Bassi e Belgio, ma non la Germania e il Regno Unito. Questo rappresenta un enorme svantaggio perché, in termini di liquidità, copertura delle aziende e accesso a un pool di capitali più ampio, l'Europa è in forte svantaggio rispetto agli Stati Uniti.


Le esigenze della "Bussola per la Competitività"

La presidente della Commissione europea, presentando la cosiddetta "Bussola per la Competitività", ha ricordato che regole più semplici non sarebbero sufficienti a risollevare l'economia senza finanziamenti adeguati. Da qui nasce la necessità di un mercato dei capitali efficiente, capace di trasformare i risparmi privati in investimenti e incentivi al capitale di rischio, anche attraverso nuovi prodotti finanziari. La presidente della Commissione ha evidenziato una fuga di fondi dall'Europa verso l'estero e ha sottolineato che il continente deve trovare il modo di riattirarli. Tuttavia, il successo di questa operazione dipenderà anche dal rilancio degli investimenti.

Sull'argomento Chiorino ricorda che la fuga di fondi di cui parla Ursula von der Leyen è legata al fatto che all'estero esistono mercati dei capitali più efficienti e meno regolamentati. Se poi si parla di aziende medio-piccole e startup, è evidente che i centri globali di riferimento siano gli Stati Uniti (Silicon Valley), l'India e la Cina. L'Europa fatica a emergere, nonostante abbia aziende di grande valore nate nel continente. Un esempio emblematico è Spotify, una società europea che ha cercato capitali e investitori negli Stati Uniti, scegliendo di quotarsi oltreoceano.

È fondamentale superare i vecchi blocchi e agire con strategie comuni di rilievo, come ha ribadito Draghi al Parlamento europeo. Inoltre, servono incentivi fiscali: basti pensare all'Italia, dove esistono ancora limiti di deduzione per i fondi pensione – un classico strumento di investimento a medio-lungo termine. Questi limiti sono fermi a 10 milioni di lire del 1999, equivalenti a 5.164 euro attuali, un tetto che dopo 25 anni è rimasto invariato.


Guarda l'intero video al link https://www.raiplay.it/video/2025/02/TGR-RegionEuropa-del-23022025-b094c510-878e-457b-b757-70722b023544.html