Francesco Lio per Fondi e Sicav: le qualità manageriali nel private banking
Il focus dell'intervista
«Trasformare in opportunità la complessità del territorio», il titolo con cui il magazine Fondi e Sicav ha introdotto il resoconto dei dialogo con Francesco Lio, Capo Area Centro Sud di Banca Patrimoni Sella, sui temi delle qualità di un buon area manager. Una conversazione quanto mai utile in un momento storico nel quale la professione del private banker viene riconosciuta come una delle più stressanti e complesse, anche e soprattutto in ragione di uno scenario dominato da variabili impazzite come pandemia e guerra.
Di seguito un estratto della sua intervista:
Quali sono le principali doti per essere un buon area manager?
«Mi piace dire che è una domanda cui dovrebbero rispondere essenzialmente le persone che collaborano con te. Ritengo personalmente che ci debba essere uno stile preciso e ben definito. La figura manageriale è un collante: devi sapere bene interpretare e tradurre segnali e istanze dall’alto e dai colleghi che ti sono affidati, e per farlo è indispensabile sapere ascoltare e fare dialogare in maniera costruttiva e utile».
Ugualmente, quali sono gli errori da evitare?
«Sul mercato esistono diverse scuole di pensiero, sia manageriali, sia aziendali. Ho sempre ritenuto che sia meglio condividere piuttosto che imporre, dialogare e trovare la giusta strada piuttosto che esercitare pressioni. Magari è un percorso più faticoso, un po’ più lungo, ma la condivisione crea un ambiente virtuoso e produce ottimi risultati. A mio modo di vedere, sottoporre i colleghi allo stress è controproducente. Ribadisco l’importanza della condivisione degli obiettivi e del tragitto che porta a essi, non nell’imposizione,
che è una mortificazione della professionalità delle persone che lavorano con te».
Com’è cambiata la sua professione nel corso degli anni?
«Si legge da alcune ricerche che, nonostante la richiesta di consulenza patrimoniale sia molto alta, sono in molti ad abbandonare la professione: credo che ciò avvenga soprattutto per gli atteggiamenti ai quali accennavo. È un’atmosfera che, unita a uno scenario complesso da gestire, specie negli ultimi anni, genera un livello di stress non sostenibile da tutti. Si deve essere sempre più pronti e preparati
a 360 gradi e, per rendere bene, è fondamentale sentire la fiducia e il supporto del management».