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La Banca 3 maggio 2023

Federico Sella e il private banking "di prossimità"

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Il dialogo con La Libertà

Uno speciale sul private banking sviluppato nella rubrica di economia del quotidiano piacentino La Libertà ha raccolto alcuni pensieri di Federico Sella, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Patrimoni Sella. Un dialogo nato sulla scorta di una comune sensibilità tra le due aziende, entrambe animate da una fortissima vocazione all’attenzione nei confronti del territorio. Basti pensare che il giornale fa capo alla Fondazione Ronconi-Prati, impegnata di fatto in un costante reinvestimento delle risorse a beneficio di progetti dedicati della comunità locale, in ambiti diversi, tutti afferenti il benessere collettivo dell’area.


Una strategia fondata sulla relazione

Parlando della modalità di crescita della rete commerciale, Federico Sella ha illustrato la prospettiva della Banca, lontana dalle tradizionali logiche del reclutamento: «Noi non crediamo nel reclutamento di consulenti finanziari inteso nel senso classico: ci affidiamo invece all’incontro con persone con cui si condividono principi e valori comuni, nei quali ci si riconosce e con i quali si parla la stessa lingua. Siamo in questo decisamente all’antica, il radicamento territoriale è il tema centrale: senza non si crea il giusto legame di fiducia e di prossimità di chi produce valore sul territorio e per il territorio».


La panoramica e i risultati di BPS

In risposta al ragionamento svolto dal giornale in merito alla situazione del private banking in Italia, la riflessione del CEO di BPS comprende anche la considerazione sui risultati del modello adottato: «Il settore del private banking italiano è animato da grande concorrenza: da 15-20 anni i dati raccontano una forte crescita e quindi una situazione generalmente positiva. La cosa interessante è che ognuno ha il proprio modello operativo. Noi per esempio siamo una banca di gestione concentrata su un forte rapporto col territorio e le sue comunità. Una strada che ci ha portato a gestire 18 miliardi come Banca Patrimoni Sella e un totale di 24 miliardi se consideriamo anche le masse gestite da Sella Fiduciaria e Sella SGR. La strada della fiducia e della connessione reale con i territori ha fruttato una crescita di due miliardi solo nell’ultimo anno, grazie anche alla rete di professionisti che lavora con noi e che garantisce una fedele interpretazione dei principi della mia famiglia».


L'attenzione (anche) ai piccoli centri 

Una visione strategica che trova poi piena coerenza con la reale applicazione sui e nei territori in cui la Banca opera: «Il private banking nella sua concezione tradizionale parte sempre dalla necessità di essere grandi, presenti soprattutto nei capoluoghi principali, e da lì fornire un servizio a tutta la regione. Noi invece siamo nati 18 anni fa dall’idea di poter collaborare con tutte le realtà territoriali, mettendo ciascuna al centro del nostro interesse e della nostra attenzione. Una politica aziendale che ci consente di aprire in città nelle quali diventiamo un riferimento importante per le famiglie di imprenditori e professionisti che hanno la necessità in una consulenza patrimoniale a tutto tondo».


Una dimensione della tecnologia a misura d'uomo

Anche il processo di innovazione tecnologica si integra perfettamente nelle dinamiche totalmente relazionali della Banca: «L’esperienza ci insegna che è impossibile rimanere fuori dai flussi tecnologici, ma questi strumenti vanno usati per valorizzare ancora di più il rapporto umano restituendo tempo alle persone perché possano svilupparla ulteriormente. La tecnologia ci può aiutare ad “aumentare” le persone, consentendo loro di esprimere il talento e le capacità al meglio».


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