L’intervista
Filippo Preato, Responsabile Wealth Management & HNWI Nord Est Banca Patrimoni Sella è stato intervistato da Advisor Private per la rubrica Geografie. Di seguito l’integrale del suo dialogo con la testata.
Cosa caratterizza il private banking nella regione a lei affidata?
“Nel Nord Est il patrimonio è un asset da gestire e rappresentare con competenza, discrezione e rispetto. Il cliente chiede coerenza con i propri valori, soluzioni disegnate intorno alla sua storia imprenditoriale e familiare. Ricerca profondità relazionale, ascolto autentico e continuità. Operare in questo territorio significa comprendere che il valore non risiede solo nella ricchezza, ma nella sua origine e destinazione: l’impresa, la famiglia, il futuro. La nostra presenza va nella direzione di costruire percorsi su misura che rispettino i valori del cliente, evolvano con lui e mantengano una coerenza profonda tra identità patrimoniale, progettualità finanziaria e gestione della complessità.”
Chi è il cliente di fascia private tipico di questa area? Esiste una profonda differenza tra il capoluogo regionale e le altre aree?
“Il cliente private del Nord Est è esigente: ha costruito il suo patrimonio, spesso aziendale, e desidera proteggerlo con visione e metodo. Nei capoluoghi regionali troviamo famiglie più esposte ai mercati globali; nelle aree produttive, clienti legati all’impresa e al territorio. Ma la vera differenza è nel grado di consapevolezza patrimoniale: anche nelle aree meno urbane, il cliente è preparato e richiede soluzioni evolute, non prodotti standardizzati. Qui la cultura finanziaria è azione, non teoria.”
Quanto pesa la nuova generazione (diciamo under 40)? Esprime un’autonomia nel rapporto con il private banker di famiglia?
“La nuova generazione è il vero spartiacque del private banking. Gli under 40 portano domande nuove, che richiedono risposte progettuali: impatto, innovazione, sostenibilità, nuove geografie di investimento. Più che chiedere “cosa”, vogliono sapere “perché”. Sono interlocutori diretti, autonomi, ma valorizzano la relazione con chi sa integrare tradizione e futuro. Non si accontentano del rapporto ereditato: lo ridefiniscono. E dove trovano competenza e autenticità, costruiscono una fiducia ancora più solida della generazione precedente.”
Quanto pesa l’assicurativo in Triveneto?
“Nel nostro approccio al private banking, l’assicurativo è uno strumento di pianificazione patrimoniale. In Triveneto, le famiglie più evolute lo utilizzano per costruire architetture di continuità, protezione e ottimizzazione, spesso in combinazione con asset aziendali, strutture fiduciarie e trust. Non parliamo più solo di prodotti, ma di strategie di pianificazione e governance familiare. Oggi l’assicurativo incide per oltre un terzo sugli asset under management nell’area, con un incremento significativo su base annua e un andamento omogeneo nelle tre regioni.”
Quali sono i vostri numeri nella regione?
“Nel Nord Est la nostra squadra è composta da oltre 100 banker, di cui una parte dedicata al segmento HNWI. La componente gestita e assicurativa rappresenta oltre il 70% del totale. Il 30% dei nostri clienti è rappresentato da donne, una percentuale in crescita grazie al ruolo sempre più attivo della componente femminile nella gestione del patrimonio familiare.”