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La Banca 3 ottobre 2025

Giacomo Chiorino al 2025 European Fixed Income Trading Summit di Barcellona

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Un appuntamento chiave per il trading obbligazionario europeo e per gli execution desks

Il 2025 European Fixed Income Trading Summit ha riunito il 9 e 10 settembre, nella cornice di Torre Melina a Barcellona, i principali player europei del trading obbligazionario, del market making e del brokerage di bond e dei desk di execution di operatori del buy side quali fondi sovrani, gestori di sicav e banche. Un momento di confronto su strategie, protocolli di mercato e nuove tecnologie di execution, reso ancora più attuale dal contesto macroeconomico e geopolitico in rapido mutamento e dall’avvento dell’AI che impatta i meccanismi di trading algoritmico e di best execution.

 

“Major Hints from Economy and Financial Markets: Tectonic Shifts”

Tra gli interventi di contesto più attesi, quello di Giacomo Chiorino, responsabile analisi di mercato di Banca Patrimoni Sella & C, che ha presentato una riflessione dal titolo “Major Hints from Economy and Financial Markets: Tectonic Shifts”.

Al centro del suo speech, otto “scosse tettoniche” che stanno trasformando l’economia globale: «Il mondo democratico si confronta con le autocrazie», ha osservato, «il libero scambio cede il passo ai dazi, le regole globali vengono sostituite da interessi nazionali e l’ordine economico mondiale si frammenta in blocchi geopolitici».

A queste si aggiungono il passaggio dai cicli economici alla crescita a ogni costo perseguita da governi e banche centrali, la transizione dalla competizione al modello “winner takes all” ben rappresentato dal dominio dei MAG7, il rumore informativo amplificato dall’uso dell’AI e la sfida tra valute fiat e l’emergente mercato delle stablecoins.

 

Sei conseguenze per economia e mercati

Dalle trasformazioni politiche e tecnologiche derivano sei conseguenze economiche e finanziarie che, secondo Chiorino, i mercati non possono ignorare. La prima è un livello di incertezza destinato a diventare strutturale, con effetti sulla volatilità e sulle scelte di investimento. A questo si lega l’aspettativa di curve dei rendimenti più ripide, in un contesto in cui il numero di Paesi con rating “tripla A” tenderà ancora a ridursi (oggi sono 9 i paesi rimasti al mondo con la “tripla AAA” e i governi dovranno interrogarsi sulla reale sostenibilità della spesa fiscale, mentre cresce l’offerta di titoli a lungo termine.

Un altro punto cruciale riguarda l’indebolimento del dollaro partito nel 2023 e intensificatosi quest’anno: oggi ancora dominante come valuta di scambio e di riserva mondiale, ma proiettato verso un futuro diverso con nuovi driver geopolitici, di stabilità degli Stati Uniti e di destinazione principe dei risparmi mondiali che potrebbero modificarne il ruolo. In parallelo, Chiorino individua un’opportunità crescente nel debito in valuta locale dei mercati emergenti, che offre rendimenti reali interessanti e rimane ancora sottopesato nei portafogli internazionali.

In un mondo incerto e indebitato, l’oro continuerà a rafforzare la propria funzione di bene rifugio: le banche centrali possiedono ormai più oro che titoli del Tesoro statunitense, segnale di un riposizionamento strategico. Infine, l’intelligenza artificiale non va considerata come una rottura improvvisa nel settore finanziario, ma come un’evoluzione capace di ridefinire le modalità di esecuzione, le sedi di scambio e i tempi delle operazioni, in continuità con le strategie algoritmiche che già dagli anni Ottanta hanno progressivamente trasformato i mercati.

 

Le parole chiave: incertezza, debito emergente e oro

Il messaggio di Chiorino è chiaro: «Dobbiamo prepararci a un contesto in cui l’incertezza diventa strutturale e la necessità di rivedere le previsioni sarà la norma. Le curve dei rendimenti si faranno più ripide e il dollaro perderà parte del suo primato. In questo scenario, il debito in valuta locale dei mercati emergenti e l’oro assumono un ruolo strategico più strategico nei portafogli degli investitori».

 

Uno sguardo al futuro del trading

L’intervento si è concluso con un richiamo al ruolo della tecnologia: «L’intelligenza artificiale non è una rivoluzione improvvisa, ma un’evoluzione che ridefinirà tempi, sedi e modalità di esecuzione delle operazioni». Un invito a considerare l’AI non solo come strumento, ma come fattore strutturale di competitività in un mondo finanziario sempre più complesso.

 

Un summit di idee e strategie

La partecipazione di Giacomo Chiorino ha confermato il carattere strategico del Summit di Barcellona organizzato da Institutional Investors: un luogo dove analisi macroeconomica, prospettive di mercato e innovazione tecnologica si intrecciano, offrendo agli operatori del reddito fisso europeo chiavi di lettura indispensabili per affrontare le sfide dei prossimi anni. Appuntamento all’edizione 2026 che si terrà ad Atene.