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Gestioni Patrimoniali 24 settembre 2024

Marco Pelissero sui Fundspeople Awards 2024

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Il premio

I FundsPeople Awards 2024 sono un'importante iniziativa che celebra l'eccellenza nel settore dell'Asset Management, Wealth Management e Private Banking in Italia. Questi premi hanno lo scopo di riconoscere i professionisti e i team che si sono distinti per il loro lavoro e le loro performance nel campo del risparmio gestito.


Come funzionano

Il processo di assegnazione degli Awards prevede un sondaggio tra i professionisti del settore: quest'anno, ben 211 asset manager operanti in Italia hanno partecipato a questa votazione. I partecipanti sono invitati a esprimere il loro voto per i migliori candidati in diverse categorie, come il miglior CEO, il miglior team di selezione fondi e molti altri ruoli chiave.

Dopo la chiusura del sondaggio, vengono annunciati i finalisti per ciascuna delle 15 categorie in gara. Ogni categoria ha sei finalisti, e il vincitore è colui che riceve il maggior numero di voti. Questo processo garantisce che i premi siano assegnati in modo equo e meritocratico.


L'intervista a Marco Pelissero

Nella categoria dei Fund Selector è stato inserito tra i finalisti il team Banca Patrimoni Sella. Fundspeople ha intervistato Marco Pelissero, responsabile del Team Multimanager che ricopre anche il ruolo di viceresponsabile dell’ufficio Gestioni Patrimoniali. La sua squadra è composta da cinque esperti. Oltre al responsabile, il gruppo include quattro gestori senior, ognuno dei quali ha un'area di specializzazione. Anna Bertelli e Carmen Bennici si concentrano prevalentemente sulle asset class azionarie, mentre Matteo Belleri e Teresa Boggio si occupano principalmente della componente obbligazionaria. Nonostante queste specializzazioni, la collaborazione tra i membri del team è continua e fondamentale, sia nelle decisioni di asset allocation sia nella selezione dei fondi.


Le caratteristiche che dovrebbe avere un buon team

"Un team vincente deve senza dubbio essere guidato dall’entusiasmo, che genera a sua volta motivazione e permette di trovare gli stimoli giusti per superare le costanti sfide che i mercati finanziari ci pongono. Non possiamo poi non citare la competenza e la preparazione dei singoli, imprescindibili per la qualità del risultato e frutto tanto del percorso scolastico e formativo quanto soprattutto dell’esperienza maturata sul campo. Affinché tali caratteristiche individuali vengano messe a frutto nel modo migliore è però essenziale un contesto positivo di collaborazione per raggiungere un obiettivo comune in modo davvero connesso e unitario: è proprio la sinergia creata da un’efficace collaborazione che permette di esaltare le capacità e le caratteristiche dei singoli."


Quali sono le qualità individuali necessarie per formare una buona squadra?

"Capacità di ascolto e pensiero critico sono qualità individuali che riteniamo fondamentali per la costruzione di un buon team di lavoro. L’ascolto attivo permette di creare una connessione genuina e migliorare le relazioni tra i membri del team, oltre a consentire la maggiore condivisione delle competenze individuali. Il pensiero critico, ovvero la capacità di analizzare e valutare informazioni e situazioni in modo obiettivo e razionale, permette invece di costruire un metodo di lavoro condiviso e basato sui dati oggettivi per affrontare sfide complesse. Possedere pensiero critico significa avere apertura mentale e comprendere i propri punti di forza, favorendo lo sviluppo del proprio talento all’interno della squadra."


Quali sfide pensate debba affrontare la selezione dei fondi nei prossimi mesi?

"Il nostro mestiere è in continua evoluzione e impone spiccate capacità di adattamento al contesto. Dal nostro punto di vista l’attività di selezione presenta varie sfide, alcune strutturali e legate allo sviluppo dell’industria e altre invece legate all’attuale contesto macroeconomico. La proliferazione di prodotti passivi in grado di replicare le performance di specifici settori o fattori ad esempio ha aumentato il livello di difficoltà per il fund selector che non si confronta più soltanto con i principali indici di mercato ma si trova a lavorare in un contesto nel quale la gestione basata sulla selezione attiva risulta depotenziata. A ciò si aggiunge un quadro macro incerto che comporta elevata dispersione di rendimento tra le strategie che investono sulle stesse asset class, costringendoci ad un monitoraggio qualitativo più frequente ed attento e ad un maggiore scambio di informazioni con i gestori selezionati, in modo da avere la possibilità di agire tempestivamente sui portafogli gestiti, pronti a rimettere in discussione la selezione iniziale e a sostituire i fondi per adattare i portafogli alle continue rotazioni e alle nuove prospettive."

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