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Gestioni Patrimoniali 17 gennaio 2025

Marco Pelissero per Wired: l’evoluzione dell’analisi finanziaria nell’era dell’ IA

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Analisi finanziaria ed Intelligenza artificiale: il focus di Wired

Wired Italia ha dedicato un articolo a come l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando il mondo della finanza, cambiando radicalmente il ruolo degli analisti tradizionali. Negli ultimi dieci anni, le principali banche globali hanno ridotto i loro team di analisti fino al 30%, un trend attribuibile a fattori come normative più stringenti, l’ascesa degli investimenti passivi e, soprattutto, l’adozione di tecnologie avanzate.

Le piattaforme di AI sono ormai capaci di gestire volumi di dati enormi, analizzandoli con una velocità e precisione che superano le capacità umane. Questo consente alle istituzioni finanziarie di automatizzare attività prima svolte manualmente, come la generazione di report o l’analisi di trend di mercato. Tuttavia, questa automazione non elimina la necessità di figure umane, ma le spinge a evolversi. Gli analisti finanziari oggi devono acquisire competenze più specializzate, puntando su settori di nicchia o offrendo interpretazioni strategiche che le macchine non possono replicare.

Questo scenario dimostra come la tecnologia non sostituisca completamente il lavoro umano, ma lo trasformi, spingendo verso nuove opportunità e competenze. La chiave per rimanere competitivi nel settore finanziario è l’adattabilità, unendo la capacità analitica umana con il supporto della tecnologia.


L'intervento di Marco Pelissero: l'IA alleato per decisioni più veloci e reattive

Nell'articolo la testata ha chiesto a Marco Pelissero, vice responsabile delle Gestione Patrimoniali di Banca Patrimoni Sella & C., la visione sua e dell'azienda in argomento: "l'intelligenza artificiale interverrà in maniera sempre più importante nelle logiche di gestione di portafoglio, monitoraggio e consulenza. Ma non parliamo di una sostituzione totale: si tratta di uno strumento che deve efficientare i processi decisionali, macinando più dati di quel che noi umani possiamo fare per renderci più veloci e reattivi". In questo senso, l'AI diventa un alleato strategico, capace di migliorare la capacità di risposta dei professionisti finanziari.


Il ruolo umano resta centrale

Gli strumenti di intelligenza artificiale automatizzano attività come l’elaborazione di grandi quantità di dati e la generazione di previsioni. Tuttavia, non sostituiscono completamente il lavoro umano: lo trasformano. "Chi ha un ruolo puramente tecnico dovrà reinventarsi più degli altri. Il fattore umano nella consulenza finanziaria resterà strutturalmente importante per gestire le relazioni. L'intelligenza artificiale può gestire il contenuto tecnico, ma l'aspetto empatico sarà determinante", afferma Pelissero. Questo sottolinea che le competenze relazionali e la capacità di interpretare le esigenze dei clienti saranno ancora centrali.


La tendenza verso la disintermediazione

Un altro fenomeno da considerare è l’espansione di modelli disintermediati. Pelissero nota che "vediamo già esperimenti sul mercato di clienti più giovani che aprono rapporti direttamente online in modo completamente disintermediato. Sono ancora una piccola nicchia nel sistema, ma segnalano una tendenza che non possiamo ignorare". Il futuro, quindi, sembra orientarsi verso una sempre maggiore integrazione tra competenze tecniche e capacità relazionali.


La responsabilità resta ai gestori

Un punto cruciale è che l'AI non elimina la responsabilità decisionale dei gestori. Come ricorda Pelissero, "nel nostro caso, la responsabilità ultima di ciò che viene fatto sul portafoglio resta del gestore. Non c'è una delega assoluta a un'entità astratta: si lavora insieme all'intelligenza artificiale, mantenendo l'ultima parola su cosa fare e non fare". Questo equilibrio tra uomo e macchina rappresenta il cuore della trasformazione in corso, dove la tecnologia diventa uno strumento potente al servizio della competenza umana.


Il futuro della finanza: tecnologia e umanità

In sintesi, l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove prospettive nel settore finanziario, spingendo i professionisti ad adattarsi, a sviluppare competenze di nicchia e a combinare il potenziale tecnico con l’empatia e la capacità relazionale. Il futuro sarà scritto da chi saprà integrare tecnologia e umanità.