Torna ben al di sopra del 4% il rendimento del Treasury USA a 10 anni, dopo che i dati sul mercato del lavoro settimana di scorsa hanno spinto al rialzo di oltre +10 bps un po’ tutta la curva dei tassi oltre i 2 anni. Il numero dei settori che mostrano bassi livelli di occupazione si è allargato, e i guadagni orari crescono del +0,6% mensile, il doppio degli ultimi sei mesi.
Tutto pare confermare la visione della crescita positiva descritta da Powell: anche gli indici anticipatori come l’ISM migliorano sia nei servizi che quello manifatturiero.
Powell intervistato dalla CBS in settimana non ha quindi potuto che rafforzare quanto già detto a margine dell’ultima riunione della FED: un taglio a marzo non è lo scenario più credibile. Il mercato ha quindi dovuto prenderne atto con la probabilità di una mossa a marzo che passa dal’80% di ottobre al 50% rilevato prima del FOMC al 20% della chiusura di settimana.
Molte sono state le dichiarazioni degli esponenti della FED e tutte nella stessa scia di quanto dichiarato dal Presidente.
In Europa, più recenti dichiarazioni dai mebri Bce – sia falchi che colombe - hanno sottolineato che sono necessarie ulteriori prove che i prezzi caleranno verso il 2%. Cautela quindi anche da parte della Bce, e anche in questo caso i mercati hanno dovuto fare “marcia indietro” nelle previsioni sul primo taglio dei tassi. Gli investitori sono passati a scontare una riduzione di circa -120 bps nel 2024 dai -130 prezzati mercoledì, con il tasso sui depositi che scenderebbe a fine anno a 2,80% dall'attuale 4%. Il tasso a 10 anni tedesco supera il 2,3% con una variazione superiore ai +10 bps.
Nel corso della settimana il Tesoro ha collocato un BOT annuale per 9 miliardi con un marginale aumento della domanda rispetto all’asta di gennaio. Il rendimento lordo è stato fissato al 3,522%, in crescita rispetto al 3,442% di gennaio.
Il ministro dell'Economia Giorgetti, in attesa del lancio del nuovo Btp Valore a fine mese, ha confermato che il governo sta lavorando alla redazione del decreto necessario a rendere effettivi gli incentivi fiscali per gli acquirenti domestici di titoli di Stato.
Archiviano una settimana contrastata i listini europei con il Ftse Mib in testa insieme all'Aex di Amsterdam. In forte rialzo invece Wall Street. Da segnalare la chiusura dei mercati di Cina e Giappone per festività.
Su base settimanale il CRB guadagna +1.43% grazie al recupero del petrolio e di alcuni prodotti agricoli, mentre i metalli preziosi hanno subìto il rafforzamento del dollaro la prudenza di Fed e BCE, e i metalli di base l’incertezza sulle prospettive economiche globali.
Scopri i nostri Servizi
oppure
Conosci il nostro team
Il Punto sul Mercato è di proprietà di Banca Patrimoni Sella & C. e deve essere inteso come fonte di informazione addizionale - e non sostitutiva od integrativa né in tutto, né in parte - rispetto ai documenti ufficiali. Necessita di apposite delucidazioni da parte del personale e dei collaboratori di Banca Patrimoni Sella & C. e non può essere considerato né costituisce sollecitazione al pubblico risparmio. Il documento contiene informazioni dalle quali non derivano per Banca Patrimoni Sella & C. alcun obbligo legale, né possono essere fonte di responsabilità di sorta. Banca Patrimoni Sella & C. si riserva la facoltà di integrare o correggere gli elementi contenuti nel documento in qualsiasi momento; la Banca non è responsabile in nessun caso, di qualsivoglia danno, diretto o indiretto, di qualunque natura, derivante dalla consultazione, utilizzo o diffusione del presente materiale presso terzi od il pubblico in generale. Chiunque sia intenzionato ad avvalersi o comunque utilizzare qualsiasi informazione contenuta ne Il Punto sul Mercato, è tenuto a verificare preventivamente con la Banca Patrimoni Sella & C. se siano disponibili informazioni più aggiornate o diverse da quelle in esso contenute.