La conferenza stampa di Christine Lagarde ha messo in chiaro che la BCE è molto vicina ad iniziare un ciclo di tagli dei tassi. Al momento rimangono invariati e non vi sono indicazione che un taglio sia imminente, poiché per ora il Comitato giudica che gli attuali livelli dei tassi sia tale da ricondurre l’inflazione al 2%. Gli esponenti con diritto di voto non sono ancora abbastanza sicuri del raffreddamento dei prezzi soprattutto a causa delle tensioni salariali e dei dubbi sull’andamento dei margini di profitto delle aziende, il Comitato quindi ha deciso di attendere ulteriori evidenze del calo dei prezzi e la maggior parte delle case di investimento è concorde nell’attendersi il primo taglio per la riunione del 6 giugno.
In audizione parlamentare, anche Powell ha usato cautela ribadendo che il FOMC ritiene opportuno ridurre i tassi nel 2024, ma si è in attesa di ulteriori conferme che l’inflazione tornerà al target. Il mercato ha dato un’interpretazione accomodante alle parole di Powell con tassi d’interesse che registrano un calo nel corso della settimana.
Durante la seconda sessione annuale del Congresso nazionale del popolo il premier cinese Li Qiang ha confermato per il 2024 l'obiettivo di una crescita del Pil "intorno al 5%" e inflazione al 3%. Le principali priorità economiche per l'anno sono l’ammodernamento del sistema industriale; l'autosufficienza nella scienza e nella tecnologia; e l’espansione della domanda interna.
Si registra un elevato flusso di acquisti su tutto il debito periferico con lo spread Btp-bund che dopo settimane di calo graduale ha registrato una riduzione di circa 20 punti base e ha raggiunto quota 130.
La seconda stima del Pil Q4 2023 dell’Italia ha confermato il +0,2% trimestrale ed alzato al +0,6% il dato annuo.
In Portogallo dopo le dimissioni a sorpresa del ministro socialista Costa, l’estrema destra di Chega trionfa alle elezioni legislative.
La scorsa settimana ha visto Piazza Affari chiudere in rialzo del +1,4%, la 2° performance migliore d’Europa dopo Madrid (+2,4%); bene anche Parigi (+1,2%), più indietro il Dax (+0,4%) e il Ftse 100 (-0,3%). Wall Street invece chiude l’ottava in calo ad eccezione delle small cap: Dow -0,93%, S&P -0,26%, Nasdaq -1,17%, Russell +0,3%.
Settimana positiva per l’indice CRB con le quotazioni che chiudono a +1,50% portando la performance da inizio anno a registrare un +5,80%. A trainare l’indice sono soprattutto i metalli preziosi.
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