Il progetto
Banca Patrimoni Sella dedica un format di approfondimento all’analisi delle dinamiche produttive del settore vitivinicolo in Veneto. Questa iniziativa, affidata alla competenza di un professionista con profonda esperienza nell’analisi dei mercati, mira ad analizzare la connessione tra le sfide globali e le realtà locali in relazione ad un settore d’eccellenza strategico per l’Italia. Per farlo si mette a valore la formula del dialogo diretto con un imprenditore che guida un’azienda di successo. Partire dall’esperienza di una realtà specifica è coerente con la visione della Banca, che individua nella relazione consapevole con i territori il principio cardine del proprio operato.
L’obiettivo è fornire una visione integrata dei trend economici e delle opportunità, mettendo al centro le esperienze concrete di chi affronta ogni giorno un contesto in continua evoluzione. In questo primo appuntamento, Massimo Villani, Senior Advisor della sede di Padova, si confronta con Filippo Dal Bianco, alla guida di Masottina con la famiglia, azienda vinicola leader che esporta in oltre 55 paesi. Un'occasione unica per esplorare come un’impresa italiana del settore vitivinicolo affronta questioni come l’inflazione, i cambiamenti climatici e le complessità della logistica internazionale, offrendo spunti di grande valore per comprendere le connessioni tra mercati globali e scelte locali.
L’analisi di scenario dell’esperto: Massimo Villani
L'arrivo della nuova amministrazione americana a guida Trump ha portato l'attenzione dei mercati finanziari al programma elettorale ove, tra i tanti punti, i dazi divengono la principale preoccupazione per i riflessi sull’interscambio commerciale, sui prezzi dei prodotti colpiti e quindi – a tendere – sui tassi e sulla crescita economica.
Abbiamo assistito ad un incremento della volatilità nel mondo obbligazionario che aveva sposato scenari di 5 tagli dei tassi da parte della Fed ed ha dovuto riprezzare su tutta la curva il nuovo scenario, riducendone le attese (con un rialzo dei rendimenti).
Nelle borse invece è partito un riposizionamento a favore dei mercati americani (a maggior crescita economica attesa) ed a scapito dell’Europa e delle sue aziende. Nel comporre l’asset allocation è importante condividere lo scenario macroeconomico alla base del mix di strumenti finanziari utilizzati con il cliente sia esso privato sia esso azienda: un approccio a "tutto tondo" che un buon consulente deve avere sia nell' aiutare ad investire che nel finanziare.
I dazi aumentano di fatto i prezzi interni dei prodotti colpiti rendendoli più cari per il consumatore e più costosi per l'azienda che li importa, ed a sua volta deve produrre e scegliere se scaricare sui suoi clienti i maggiori costi o ridurre la marginalità. L'aumento dei prezzi a tendere richiama alla memoria una ripresa dell'inflazione ma anche una contrazione della domanda. Tutto quanto viene anticipato dai mercati ancor prima di toccare con mano i dazi.
Come Banca Patrimoni Sella siamo andati a Conegliano, luogo dove abbiamo recentemente aperto una sede, a trovare la famiglia Dal Bianco, alla sua terza generazione alla guida di Masottina, per ascoltare come un'azienda leader nel settore del vino che esporta in 55 paesi pensa di affrontare lo scenario descritto e quale esperienza imprenditoriale raccogliere. Il dottor Filippo Dal Bianco responsabile del settore vendite ci ha tramesso alcune utili riflessioni che condividiamo, organizzate per highlights.
La prospettiva dell’imprenditore: Filippo Dal Bianco
Filippo Dal Bianco, classe 1979, ricopre il ruolo di Direttore Vendite di Masottina. Laureato in Economia e Commercio, matura esperienze lavorative in diverse realtà vitivinicole, sia in Italia che all’estero, sviluppando le competenze che oggi mette in pratica nell’azienda di famiglia.
1. Strategie di ingresso nei mercati esteri
“Entrare nei mercati emergenti al momento giusto si rivela fondamentale. Nei primi anni 2010, l’espansione nei mercati dell’Est Europa ha consentito di consolidare una presenza duratura, sfruttando opportunità uniche che oggi sarebbero difficili da replicare. La limitata capillarità distributiva di questi mercati (es. pochi importatori ben consolidati) richiede una tempistica impeccabile: quando il mercato si satura, diventa praticamente impossibile entrare. La stessa cosa vale per mercati più maturi come Giappone e Cina, dove è cruciale investire con largo anticipo per posizionarsi in modo competitivo.”
2. Logistica e costi finanziari
“La logistica rappresenta un ostacolo significativo, specialmente per mercati geograficamente complessi come il Kazakistan o i paesi africani. Ad esempio, spedire merci in Kazakistan può richiedere migliaia di chilometri di trasporto via camion dalla Lettonia, aggiungendo costi proibitivi e tempi lunghi. In Africa, invece, tassi di cambio sfavorevoli e problemi infrastrutturali mettono ulteriormente sotto pressione gli importatori, che spesso non dispongono di risorse finanziarie sufficienti per gestire i pagamenti o le scorte. Questo genera rischi anche per i produttori, che devono trovare soluzioni creative, come finanziare direttamente i costi di trasporto o proporre accordi più flessibili.”
3. Impatto dell'inflazione
“L’inflazione ha modificato drasticamente le dinamiche di mercato. Tra il 2021 e il 2023, il costo di materie prime come vetro e cartone è aumentato del 25%, costringendo molti produttori a rivedere i listini anche tre volte in un anno. Ciò ha colpito soprattutto la fascia economica del mercato, storicamente associata a grandi volumi di vendita ma con margini sottili. Questa fascia, essendo indirizzata a consumatori meno fidelizzati e più sensibili al prezzo, ha subito un forte calo, lasciando spazio a una maggiore competizione. Nei mercati premium, invece, la percezione della qualità e il valore del brand hanno permesso il mantenimento delle vendite nonostante gli aumenti di listino.”
4. Sostenibilità e cambiamenti climatici
“Le condizioni climatiche avverse rappresentano una sfida sempre più rilevante. Fenomeni come siccità, gelate tardive e grandinate violente stanno riducendo sia la quantità che la qualità delle produzioni. Per esempio, la siccità non solo abbassa i volumi di raccolto, ma compromette anche l'acidità naturale dell'uva, essenziale per la qualità del vino. La gestione di queste problematiche richiede investimenti considerevoli in tecnologie per l’irrigazione, protezione dei vigneti e strumenti assicurativi. Tuttavia, il cambiamento climatico sta già spingendo molte cantine a riconvertire i vigneti, puntando su varietà più resistenti o adattando i processi produttivi.”
5. Evoluzione dei consumi
“I consumatori si stanno spostando sempre più verso le bollicine e i vini legati al mondo dell’aperitivo, come il Prosecco, grazie alla crescente popolarità dell'aperitivo e della mixology. Questo trend ha trasformato il Prosecco in uno dei vini più apprezzati in mercati emergenti come Europa dell’Est e Sud America. Al contrario, i vini rossi tradizionali sembrano perdere terreno, specialmente in contesti legati al consumo quotidiano. Tuttavia, nei segmenti premium, i rossi continuano a dominare, trainati dalla ristorazione e dalle piattaforme di e-commerce, che hanno visto una crescita esplosiva durante il COVID-19.”
6. Partnership e supporto finanziario
“Un elemento critico per il settore è la disponibilità di finanziamenti. A differenza della Francia, dove il sistema finanziario supporta efficacemente i produttori agricoli con prestiti a lungo termine e aiuti mirati, in Italia mancano strumenti altrettanto efficaci. La difficoltà di accedere a finanziamenti adeguati limita la capacità delle aziende di investire in nuove tecnologie, ampliamenti o riserve di magazzino. Inoltre, per i giovani che vogliono entrare nel settore, l'acquisto o l'affitto di terreni rappresenta una barriera quasi insormontabile senza aiuti concreti.”
7. Concorrenza internazionale
“L’Italia si trova a competere con sistemi consolidati come quello francese, dove la capacità di fare squadra tra produttori, istituzioni e banche crea un vantaggio significativo. In mercati come gli Stati Uniti, eventuali dazi (ad esempio, sotto una nuova presidenza Trump) potrebbero danneggiare ulteriormente l'export italiano, già penalizzato da costi logistici e valutari. Tuttavia, l’Italia mantiene una posizione di forza grazie alla qualità percepita dei suoi prodotti e alla crescente domanda di Prosecco, che continua a guadagnare terreno anche in mercati tradizionalmente dominati dallo Champagne.”
8. Cambiamenti strutturali nella produzione
“Negli ultimi 15 anni, la viticoltura italiana ha subito un’evoluzione significativa. In Veneto molti vigneti tradizionali sono stati convertiti alla produzione di Prosecco, con una riduzione delle varietà locali. Questo ha portato a una concentrazione dell’offerta, creando un mercato sempre più focalizzato sulle bollicine, ma al costo di una diminuzione della biodiversità viticola. In parallelo, il settore sta affrontando una crescente domanda di sostenibilità, con consumatori che cercano prodotti eco-compatibili e imballaggi più leggeri, ma questa transizione richiede ulteriori investimenti.”
9. Logiche di consumo nei mercati target
“La ristorazione rimane il canale privilegiato per i vini premium. Una bottiglia servita al tavolo ha un impatto visivo e narrativo che rafforza il rapporto tra il consumatore e il marchio. Nei bar o nei supermercati la percezione e le dinamiche sono diverse. Nei mercati emergenti, il vino viene ancora percepito come un prodotto aspirazionale, mentre nei mercati maturi la competizione sul prezzo è molto più intensa.”
Le conclusioni: Massimo Villani
Nel ringraziare la famiglia Dal Bianco ed in particolare il dottor Filippo per questa testimonianza, abbiamo portato a casa un esempio di successo italiano nel Nordest, un’attività impegnata dal 1946 a coltivare la terra e affrontare i mercati internazionali, pronta a raccogliere le nuove sfide nella continuità della tradizione di famiglia: tradizione di qualità e partnership con i propri clienti che genera a sua volta fiducia negli acquirenti, importatori e consumatori dei loro prodotti.
Abbiamo compreso come le sfide del settore vinicolo richiedano una combinazione di flessibilità, innovazione e sostegno finanziario. Le aziende devono adattarsi rapidamente ai cambiamenti climatici, alle nuove dinamiche di consumo e alle pressioni economiche, bilanciando tradizione e modernità per rimanere competitive in un panorama globale in continua evoluzione. L’eventualità di guerre commerciali con i dazi comporterà risposte diverse a seconda dei mercati: qualcuno svaluterà la propria divisa, qualcuno affronterà con i tagli di costi riguardo al packaging ed altri avendo la forza del brand e della qualità del proprio prodotto avranno prezzi più alti.