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La Banca 31 gennaio 2023

Gallerie d’Arte e Intelligenza Artificiale: nuovi mercati

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La diffusione dell’arte “generata” dall’Intelligenza Artificiale

Man mano che la presenza di software capaci di generare arte basati sull'intelligenza artificiale diventa sempre più onnipresente, gallerie e curatori stanno lavorando per trovare un equilibrio e nuove modalità per proporre anche questo tipo di rappresentazione al pubblico degli appassionati. La possibilità di generare delle immagini partendo soltanto dalla scrittura di un breve testo che indichi il proprio desiderio (“prompt writing”, ovvero “scrittura su richiesta”) abbatte le barriere all’accesso per chiunque voglia produrre opere visuali, ma scatena ovviamente un acceso dibattito circa il valore ed il significato di questo tipo di produzione, chiedendosi se sia artistica o meno.

La verità è che, nel dubbio, il mercato si muove, creando un’offerta ed anche una domanda, secondo logiche ancora da definire. Fisiologico quindi che gli operatori si adeguino rapidamente, cercando la strada giusta per interagire con il pubblico. Eccone alcuni esempi interessanti.


L’Arte automatica come terreno di riflessione

"UnReal Exhibition" è una galleria d'arte che lavora sull'intelligenza artificiale (AI), valorizzando la creatività dei prompt writers che producono incessantemente opere visuali, esposte dinamicamente, susseguendosi nel medesimo spazio dopo pochi minuti. Secondo gli organizzatori, la mostra offre “opere di artisti che rispondono all'IA. Artisti che usano l'intelligenza artificiale per creare nuove opere. Artisti che si oppongono e artisti che si connettono con essa, ma anche artisti che ci si approcciano scientificamente. Artisti influenzati dal mondo dei videogiochi e della fantascienza. Artisti che mettono in discussione la nostra esperienza della realtà e che criticano socialmente lo sviluppo dell'intelligenza artificiale con umorismo o, al contrario, esprimono le loro preoccupazioni al riguardo.”


Siamo tutti artisti e curatori (insieme all’IA)

L'iniziativa Art of Trending del Woods Art Institute si prefigge l’obiettivo di individuare cos'è l'arte e cosa definisce un artista. Il programma "The Art of Trending" utilizza hashtag ottenuti attraverso l'ascolto ed il monitoraggio dei social media per determinare ciò che è di tendenza nella società, nella cultura, nell'ambiente e nella politica. L'applicazione di intelligenza artificiale "DALL-E 2" converte quindi hashtag o argomenti di discussione in opere grafiche digitali. In questo modo, secondo gli organizzatori, tutti – nessuno escluso – abbiamo contribuito a curare ed eseguire l’esposizione. Un paradosso che racconta molto della necessaria ridefinizione del mercato dell’arte nella nuova era digitale.


Una Galleria d’Arte dedicata solo all’arte da Intelligenza Artificiale

Intanto, nel tentativo di capire se l’arte generata dall’Intelligenza Artificiale danneggi o aiuti la creatività umana, una nuova galleria chiamata Artificial Imagination presenta non solo il lavoro dei sistemi informatici basati sull’IA, ma anche opere d'arte ad essa ispirate, frutto dell’opera di artisti che in qualche modo ne traggono spunto, dialogando con esse. Ad esempio, degli otto artisti, alcuni hanno iniziato con opere d'arte generate dall'intelligenza artificiale e poi le hanno modificate per creare qualcosa di unico, altri hanno scelto di servirsi direttamente della tecnologia, impostando e fornendo istruzioni e suggerimenti diversi ai programmi di intelligenza artificiale per creare la loro arte.



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