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Sostenibilità 23 giugno 2022

Economia circolare e investimenti: intervista a Luca Dal Fabbro

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Le tradizionali economie basate sul modello del "take-make-dispose" (prendere, fare, smaltire) hanno danneggiato le persone e l'ambiente, mentre il modello dell'economia circolare ha il potenziale per apportare cambiamenti significativi allo scenario, riequilibrando tutti i fattori dell'equazione, in senso qualitativo e quantitativo. Lo schema consolidato della crescita economica, fondato sugli sprechi o comunque sulla non sufficiente considerazione delle conseguenze collaterali dei processi di produzione e consumo, viene superato dalla visione circolare. Questo modello trasforma i rifiuti dei processi produttivi in un difetto di progettazione, corretto reinserendo funzionalmente gli scarti nel percorso complessivo, valorizzandoli.


Un sistema che tra l’altro incoraggia una maggiore distribuzione delle risorse a una fascia più ampia di persone. In definitiva, rappresenta un'opportunità per riesaminare, riprogettare e riconcettualizzare le economie allo scopo di soddisfare meglio i bisogni umani e utilizzare in modo più efficiente le risorse naturali. Un approccio nuovo, fortemente ricettivo dell'innovazione.


La prospettiva di Luca Dal Fabbro

Accanto alla sostenibilità ambientale e sociale, il profilo interessante è la redditività di un segmento di investimenti che sta mostrando in maniera sempre più rilevante le sue enormi potenzialità. Per discuterne abbiamo coinvolto l’ingegner Luca Dal Fabbro, Managing Partner del Fondo Xenon FIDEC e recentemente nominato Presidente dell’Iren, oltre che già impegnato in cariche istituzionali e imprenditoriali a livello nazionale ed internazionale, come la Presidenza dell’Istituto Europeo ESG, la Vice Presidenza della Fondazione Snam, la Vice Presidenza del Circular Economy Network e di Assoesco e ancora Membro Fondatore dell’OCCE (Organisation for Climate and Circular Economy) e già Presidente di Snam SpA.

Dal Fabbro è anche autore di “ESG: La misurazione della sostenibilità”, il primo testo che prova a definire criteri di misurazione attendibili per parametrare gli effetti e i risultati dell’economia circolare, e che sviluppa in maniera molto più avanzata il ragionamento introduttivo elaborato nell’altro libro precedente, L’economia del girotondo, del 2016.

La questione centrale delle terre rare per la trasformazione digitale, il ruolo dell’idrogeno nelle energie rinnovabili, le opportunità generative degli scarti della lavorazione bovina sono tra i molti spunti offerti ad una riflessione complessiva sull’impatto finanziario positivo delle attività del comparto svolta nelle pillole video che seguono.

 

La videointervista: tutti i focus


Il segmento degli investimenti sostenibili è realmente profittevole a livello finanziario?



Quali sono i settori su cui impatta principalmente l’economia circolare?



Ci sono degli esempi funzionali e funzionanti di economia circolare a livello imprenditoriale particolarmente degni di nota?


Quali sono i settori più promettenti circa lo scenario delle energie rinnovabili? E i fattori critici?



2017 e 2022, il lasso di tempo che intercorre tra le sue due pubblicazioni. Quali sono le sostanziali differenze circa lo scenario dell'economia circolare?



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