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Sostenibilità 8 novembre 2022

BPS e newcleo: investire su sostenibilità e nucleare

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Il profilo dell’azienda

newcleo è nata nel 2021 con lo scopo di innovare nel campo dell’energia nucleare, generando energia sicura, pulita ed economica. L’azienda, con sedi in Francia, Italia e Regno Unito, sta sviluppando reattori piccoli modulari di quarta generazione.

Una sfida non da poco: dopo un round iniziale da 100 milioni di euro nell’agosto 2021, Banca Patrimoni Sella & C. entra nel capitale dell’azienda nel Giugno 2022 in occasione del secondo round da ulteriori 300 milioni di euro.

 

L’intervista

Elisabeth Rizzotti è Chief Operating Officer e Managing Director Italia per newcleo. Laurea in Fisica, una breve esperienza al CERN, per 30 anni lavora con aziende di consulenza leader e diverse banche commerciali italiane, sviluppando la sua forte esperienza manageriale. Con lei approfondiamo

 

 

In cosa consiste la tecnologia di newcleo e quali sono i suoi vantaggi competitivi?

Stiamo sviluppando reattori nucleari veloci raffreddati al piombo. Sono innovativi per due motivi: le dimensioni e la tipologia.

I Lead-cooled Fast Reactors mostrano diversi vantaggi e possono apportare un miglioramento all’industria nucleare in termini di rifiuti, sicurezza e costi.

I nostri reattori hanno la capacità di usare come combustibile ciò che oggi viene ritenuto uno scarto dalla filiera convenzionale. L’intenzione è di investire fino ad un miliardo in combustibile di tipo MOX.


Un’attenta progettazione unita alle proprietà intrinseche del piombo permettono poi di realizzare reattori con aumentata sicurezza e dimensioni contenute. Vent’anni di studi e la piccola taglia, 30 e 200 MWe, ci consentono anche di mantenere contenuti i costi. La semplicità, compattezza e trasportabilità degli Small Modular Reactors sarà rivoluzionaria nell’industria nucleare. Il vantaggio competitivo è una naturale conseguenza delle caratteristiche intrinseche: reattori di taglia ridotta, che possono essere prodotti in serie e semplicemente trasportati in loco ed installati, ci consentono di raggiungere un mercato al momento scarno di alternative. Inoltre il costo ed i tempi di produzione ed installazione saranno abbattuti dalla nostra attenta progettazione e dal concept stesso di Small Modular Reactors: modularità, standardizzazione e ripetizione daranno un forte contributo all’evoluzione dell’industria nucleare in questo senso.

 

 

newcleo ha partecipato attivamente all’ultima edizione del Forum di Davos. Quali sono le vostre valutazioni circa lo scenario delle politiche energetiche?

L’urgenza di decarbonizzare e l’attenzione all’indipendenza e la sicurezza energetica degli Stati restituiscono alla fissione il suo posto. Non possiamo rinunciare all’unica fonte prevedibile ed affidabile nella sua erogazione, che contemporaneamente produce zero emissioni dirette e ha un impatto minimo sull’ambiente e sull’uomo.

Siamo contenti di assistere e contribuire al ritorno del nucleare, e sono molto soddisfatta della sensibilità dei nostri investitori a questo tema.

 

 

Ci sono delle stime in termini di benefici prodotti sul fronte dell’impatto ambientale?

L’energia nucleare, anche quella attuale, è sicuramente la nostra opzione migliore. In termini di suolo occupato, quantità di materiali utilizzati, rifiuti prodotti, emissioni di inquinanti o gas serra dirette e indirette prodotte, di impatto sulla salute.

L’incredibile densità energetica della fissione e la nostra capacità tecnica di sfruttarla in sicurezza e in maniera economica si traducono in un impatto minimo sull’intero ciclo di vita, anche a confronto con le fonti rinnovabili.

Inoltre con il combustibile MOX e i nostri reattori veloci potremo ridurre i volumi di rifiuti radioattivi prodotti e ridurre quelli già esistenti oggi.

 

Quali sono le singole componenti del ciclo di sostenibilità sulle quali si genera un effetto positivo?

Il nostro reattore veloce, oltre ad usare in modo più efficiente il combustibile, può essere alimentato con quello che oggi viene considerato uno scarto – chiudendo il ciclo del combustibile nucleare e riducendo anche i volumi destinati al deposito geologico, vale a dire le scorie più pericolose. Per questo investiremo 1mld in MOX, un tipo di combustibile nucleare prodotto dalle scorie delle centrali esistenti e dagli scarti del processo di arricchimento dell’uranio.

 

Le prospettive imminenti di sviluppo? Quali sono i prossimi step previsti?

I nostri ingegneri e scienziati stanno lavorando su molti aspetti contemporaneamente. La progettazione del core e dell’impianto procedono, insieme alla progettazione della campagna sperimentale che svolgeremo nel centro ENEA-Brasimone. Qui i lavori di ristrutturazione degli edifici che ospiteranno le nostre facilities sono già in corso. Gli uffici di Londra, Torino e Lione ogni giorno vedono aumentare il numero di dipendenti: l’obiettivo è arrivare a quota 500 entro il prossimo anno.



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