Il Dorso Nord Ovest del Sole 24ORE dedica un importante approfondimento all'espansione di Banca Patrimoni Sella & C. in Liguria, prendendo le mosse dagli ultimi passaggi manageriali compiuti sul territorio della regione negli ultimi mesi. Si racconta dell'inaugurazione della sede di Genova nel complesso dello storico Palazzo Lercari-Parodi nel centro di Genova e dell'apertura della sede della Spezia, che va a consolidare il presidio territoriale che poggia anche sulla storica sede di Ventimiglia. Viene anche riportato il pensiero strategico dell'Amministratore Delegato Federico Sella, che rivela l'obiettivo di aprire anche su piazze importanti come Chiavari ed Imperia. Una prospettiva che trova fondamento e forza nei numeri, con 18 miliardi di masse gestite, una raccolta che da inizio anno conta 800 milioni di euro e risultati significativi come i 350-400 milioni di euro di patrimoni gestiti su Genova.
L'essenzialità delle persone per il modello della Banca
L'espansione in Liguria seguirà però i principi guida del modello di crescita di Banca Patrimoni Sella, riassunti nelle parole del CEO: «Pur non essendo secondi a nessuno in digitalizzazione - dice - crediamo nella presenza fisica, alla vecchia maniera. Devi essere presente a Imperia, ad esempio, e avere gente di lì che dialoga col territorio: è uno degli elementi di successo nella gestione patrimoni; gli altri sono il brand e la qualità. Se si fanno brutte gestioni e si propongono fondi o polizze inadeguati non si va da nessuna parte. Però oltre alla qualità gestoria e al brand vogliono anche persone come si deve».
Continuità e competenza: la prospettiva familiare
Una presenza territoriale che diventa presidio grazie al contributo fondamentale delle persone giuste al posto giusto: «a Ventimiglia dove stiamo facendo lavori di valorizzazione dell'immobile, siamo la seconda banca di gestione patrimoniale sulla piazza. E ho appena assunto come dirigente Rodolfo Poggi, che per 20 anni è stato consulente finanziario. A Genova lavoriamo con la famiglia Vagge, prima col papà Angelo, e poi coi figli, Valerio e Anna, che sono i nostri responsabili; a La Spezia abbiamo preso Anna Bertini che nel gruppo Sella si identifica per approccio, valori e stile. E i presupposti per La Spezia sono proprio buoni. Mio compito, tra l'altro, è far sì che le famiglie, siano Vagge o Bertini, evolvano. Anna arriva con marito e figlio. Ovviamente ci muoviamo col principio della meritocrazia e se figli e mariti non sono all'altezza non vanno avanti. Ma se lo sono, nostro obiettivo è portare avanti un progetto infragenerazionale a lungo termine. Del resto non vogliamo che i clienti, che magari ci hanno messo 20 anni per acquisire piena fiducia nella banca, possano trovarsi di colpo senza un interlocutore conosciuto. Ecco cosa intendo per radicamento territoriale e per valorizzazione delle risorse. E per noi le persone giuste sono quelle che si trovano a loro agio nel sistema Sella, coi suoi pregi e i suoi difetti».