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La Banca 8 febbraio 2023

Arnaldo Cozzani: il modello Private ideale? La Banca di gestione

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Arnaldo Cozzani sviluppa le sue riflessioni sulle attività dell’azienda e la propria vita professionale a 12 mesi dall’ingresso nella Direzione Generale di Banca Patrimoni Sella & C..


Qual è il bilancio di questo primo anno in Banca Patrimoni Sella & C.?

"Le prime considerazioni sono sicuramente quelle di ordine personale, e devo dire che le premesse sono state rispettate in pieno, hanno addirittura superato le aspettative. La mia scelta di cambiare dopo tanti anni era legata alla sensazione di poter trovare un ambiente che fa della serietà e del rispetto le sue fondamenta. Ho trovato effettivamente una Banca di persone, con una dimensione a misura d'uomo, corretta anche in termini di modello di business per come deve essere davvero una Banca Private, ovvero una banca di gestione, non di rete o commerciale. Vedere che a questi principi si è tenuto fede anche in un periodo di grande pressione per chiunque lavori nel settore finanziario è motivo di grande gratificazione. Supportare le persone nei momenti di massima tensione è uno dei veri stress test di questa professione."


Come giudica i risultati ottenuti a livello aziendale?

"La Direzione Generale ha comunicato i dati che segnano un nuovo record di raccolta della Banca, un percorso che racconta di un anno emozionante, in un contesto sfidante per le difficoltà del mercato. La crescita si attesta a 2,2 miliardi, il 30% in più rispetto al 2021, cifre che in una fase complessa come questa sono di grande soddisfazione. Il dato pro-capite sfiora i 5 milioni di € di raccolta netta, un dato di eccellenza anche confrontato con i migliori player del settore. La squadra funziona, soprattutto se mette i singoli nelle migliori condizioni per lavorare come sanno."


Che ruolo ha giocato e giocherà il reclutamento nella crescita della Banca?

"Non usiamo questo termine, e non abbiamo obiettivi in questo senso. Cerchiamo la qualità, non la quantità. Ci rende ovviamente orgogliosi che figure di rilievo del settore siano attratte dal nostro modello di azienda, e quest’anno sono entrati oltre 50 nuovi colleghi. Siamo però altrettanto attenti allo sviluppo per linee interne, alla valorizzazione di chi è in squadra e delle sue capacità, come dimostrano l’iniziativa 'Destinazione Valore' ed altre in arrivo per sostenere l’eccellente lavoro della nostra rete storica."


Quali sono i tuoi obiettivi per il 2023?

"Proseguire nella missione di completare lo sviluppo territoriale a livello nazionale. La presenza della Banca è importante nel Nord Ovest, ed in generale in tutto il settentrione, a Roma abbiamo un’eccellenza storica, nel Sud abbiamo completato la nostra presenza con l’apertura in Calabria e abbiamo importanti crescite in Puglia e Campania. Toscana e Umbria sono due aree che meritano una presenza più adeguata."


Avete dunque completato l’iter da banca del territorio a player nazionale?

"Non del tutto, ma intendiamo continuare a fare questo percorso rispettando la visione e la strategia che ci hanno portato fin qui. Il DNA non si dimentica, la nostra vocazione resta quella di un legame profondo con il territorio, che passa attraverso chi lo conosce e lo vive davvero. Vogliamo arrivare in Toscana da toscani e con i toscani. Un esempio su tutti: la nostra struttura di Capi Area è interamente formata da Manager fortemente radicati nei territori che coordinano, mi risulta che sia un unicum nel settore."



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