Il mercato del “Clean Hydrogen”

Secondo la World Bank, la domanda di idrogeno ha raggiunto circa 87 milioni di tonnellate metriche (MT) nel 2020 e si prevede raggiungerà un cabotaggio compreso tra 500-680 milioni di tonnellate entro il 2050. Dal 2020 al 2021 il mercato della produzione di idrogeno è stato valutato in circa 130 miliardi di dollari, con una proiezione di crescita stimata fino al 9,2% all'anno fino al 2030. Ma c'è un problema: oltre il 95% dell'attuale produzione di idrogeno è basata sui combustibili fossili, molto poco "verde". In termini di risorse, al giorno d’oggi ben il 6% del gas naturale globale e il 2% del carbone globale sono destinati alla produzione di idrogeno.

Tuttavia, le tecnologie di produzione di idrogeno verde stanno registrando una potente ondata di interesse. Questo perché i possibili usi dell'idrogeno si stanno espandendo in molteplici settori, tra cui la generazione di energia, i processi di produzione in industrie come quella dell’acciaio e del cemento, delle celle a combustibile per veicoli elettrici, dei trasporti pesanti, della produzione di ammoniaca verde per fertilizzanti, dei prodotti per la pulizia, e della refrigerazione e stabilizzazione della rete elettrica.

Il valore del mercato dell’Idrogeno “Verde”

Secondo una delle principali analisi del settore, La dimensione globale del mercato dell'idrogeno pulito ha raggiunto 1,41 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede possa arrivare a circa 5,95 miliardi di dollari entro il 2030. La dimensione globale del mercato dell'idrogeno verde è stata valutata a 3,2 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede possa espandersi a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 39,5% dal 2022 al 2030.

Il focus tecnologico

L'idrogeno verde è prodotto dall'elettrolisi dell'acqua, grazie alla quale viene fornita energia elettrica, generata da fonti rinnovabili come l'eolica o la solare. Si prevede che il consolidarsi di politiche governative orientate a favorire l'economia dell'idrogeno, insieme alle crescenti preoccupazioni ambientali riguardanti l'aumento delle emissioni di carbonio dovute all'uso di combustibili fossili, guidi la domanda. Si prevede che questa tendenza fornirà un potenziale panorama di crescita per il settore, contribuendo al raggiungimento dell'obiettivo Net Zero (emissioni zero).

Esistono diversi modi per la produzione di idrogeno, in base all'uso di combustibili a più alta intensità di carbonio (il risultato è l'idrogeno grigio) o ad un percorso a bassa intensità di carbonio (che sviluppa idrogeno blu o verde).

Il panorama europeo

Come detto, la crescente attenzione ed il relativo impegno delle istituzioni nazionali e sovranazionali sta regalando un abbrivio sempre maggiore al settore. In particolare la Commissione Europea ha accolto con favore la tabella di marcia sulla standardizzazione dell'idrogeno pubblicata recentemente dalla European Clean Hydrogen Alliance. L’intento è dichiarato: “La definizione di norme europee in questo settore sostiene le ambizioni dell'UE verso un'economia climaticamente neutra e la diffusione dell'idrogeno nel mercato europeo. La tabella di marcia sulla standardizzazione dell'idrogeno fornisce una panoramica completa delle lacune, delle sfide e delle esigenze di standardizzazione individuate dai membri dell'alleanza. Tali lacune rappresentano ancora un ostacolo importante alla diffusione delle tecnologie, delle applicazioni e degli investimenti relativi all'idrogeno. La tabella di marcia copre le esigenze di standardizzazione per l'intera catena del valore dell'idrogeno, dalla produzione, distribuzione, trasporto e stoccaggio alle applicazioni per l'uso finale.”

Si registrano poi anche le prime sperimentazioni pratiche, come quella in virtù della quale H2Accelerate ha assicurato il finanziamento di due iniziative principali: la realizzazione di otto stazioni di rifornimento di idrogeno per impieghi gravosi nell'ambito del Connecting Europe Facility e un progetto di 150 camion a celle a combustibile finanziato dalla Clean Hydrogen Partnership. Questi progetti consentiranno di testare autocarri e attrezzature per il rifornimento in condizioni reali e dovrebbero rappresentare un passo cruciale verso la commercializzazione di massa della tecnologia.

L’evoluzione americana

Intanto, dall’altra parte dell’oceano, il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DOE) ha annunciato recentemente il lancio dei suoi Pathways to Commercial Liftoff, una serie di rapporti che rappresentano una nuova iniziativa per rafforzare l'impegno tra i settori pubblico e privato, con l’obiettivo di accelerare la commercializzazione e l'implementazione di tecnologie chiave per produrre energia pulita. I rapporti forniscono al settore privato e ad altri partner del settore una risorsa preziosa e orientata al coinvolgimento su come e quando determinate tecnologie, a cominciare dall'idrogeno pulito, dal nucleare avanzato e dallo stoccaggio di energia di lunga durata, possono raggiungere la piena diffusione. La nuova iniziativa sottolinea il ruolo fondamentale che il DOE svolge nel consentire l'adozione commerciale diffusa delle tecnologie energetiche pulite che sono essenziali per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del presidente Biden di raggiungere il 100% di elettricità pulita entro il 2035 e un'economia a zero emissioni nette entro il 2050.

In tema di Idrogeno pulito, grazie a politiche e programmi di trasformazione come gli hub regionali per l'idrogeno pulito (H2Hubs), gli incentivi fiscali nell'Inflation Reduction Act e la ricerca, lo sviluppo e lo sviluppo in corso nel programma DOEHydrogen, il mercato dell'idrogeno pulito è tra i migliori per raggiungere la commercializzazione su vasta scala. I rapporti Liftoff indicano che, nonostante il maggiore coinvolgimento degli investitori e gli annunci di progetti, è necessario affrontare la costruzione di infrastrutture, l'incertezza della domanda, lo sviluppo della forza lavoro e altre sfide per l'adozione su larga scala affinché l'idrogeno pulito realizzi il suo pieno potenziale.