Lo scenario dell'Annual Meeting
Durante la terza giornata dell’Annual Meeting 2025 dedicato alle Fondazioni di origine Bancaria, si è discusso del ruolo della finanza sostenibile come leva di crescita per le comunità. Un’occasione di dialogo tra policy maker, gestori e responsabili delle strategie d’investimento, chiamati oggi a operare scelte complesse, ma sempre più orientate all’integrazione tra capitale finanziario e valore sociale.
Le cifre riportate nel bilancio aggregato delle Fondazioni testimoniano una presenza attiva e incisiva su fronti essenziali: 251 milioni di euro destinati al settore culturale, 115 milioni in ambito educativo e oltre 84 milioni per il sociale solo nel 2023. Ma al di là dei numeri, emerge con forza il ruolo delle Fondazioni come soggetti capaci di promuovere sviluppo, coesione e innovazione.
Il contributo di Banca Patrimoni Sella
Oltre all'intervento di Federico Sella, CEO della Banca, all’interno della sessione dedicata al patrimonio finanziario in chiave sostenibile, Umberto Leonzio, Responsabile Business Development di Banca Patrimoni Sella, è intervenuto offrendo una prospettiva concreta su come la finanza possa e debba oggi mettersi al servizio dei territori.
L’intervento, nato come risposta in una sessione Q&A, ha delineato con chiarezza una visione in cui l’impatto locale, l’inclusione economica e il dialogo con le realtà produttive e culturali diventano leve fondamentali per costruire una finanza realmente sostenibile. Un contributo che ha trovato forte coerenza con il posizionamento della banca e la visione già tracciata nel corso del meeting da Federico Sella.
L’intervento di Leonzio approfondisce questo approccio, sottolineando l’importanza di far dialogare il patrimonio finanziario con quello produttivo, umano e immateriale. La sostenibilità, intesa nel senso più ampio — inclusiva, territoriale, trasformativa — diventa il filo conduttore di una finanza che, per essere davvero utile, deve avvicinarsi ai bisogni delle comunità. È qui che il supporto a startup, PMI, cultura e ricerca trova la sua piena legittimità e, insieme, la sua prospettiva futura.
L’intervento di Umberto Leonzio
"Le fondazioni sono nate con la missione di erogare sui territori i frutti degli investimenti avendo come obiettivi la comunità, l’educazione ed il patrimonio culturale locale. Con queste premesse mi pare di poter dire che le fondazioni nascono “sostenibili” per definizione.
Utilizzano cioè le ricchezze accumulate dalle generazioni precedenti per sostenere il presente ed il futuro. Praticamente la definizione di sostenibilità della Treccani!
E questo a prescindere da come investono il patrimonio.
Ma abbiamo visto che si può fare di più.
Naturalmente investire in strategie ESG, come ci hanno spiegato, è importante. E, a mio parere, soprattutto in quei fondi che devolvono poi nel nostro Paese.
Considerando i vincoli di finanza pubblica, è il contributo dei privati che può dare “sostenibilità” ai nostri Territori.
Per questa ragione, ormai da alcuni anni, siamo impegnati con la nostra SGR a gestire una linea di fondi che investano in aziende che migliorano la qualità della vita e devolviamo strutturalmente una parte consistente delle fees a progetti di ricerca scientifica di eccellenza. In poche parole il pensiero sottostante è: investire ESG facendo del bene a se stessi, al mondo ed anche a livello locale.
Ma non basta.
Per la sostenibilità dei territori occorre anche supportare le imprese vecchie e nuove nel raccogliere sfide ed opportunità che sono implicite nei cambiamenti degli scenari internazionali, come ci sono stati ben rappresentati.
In altre parole occorre offrire alle startup un contesto che le supporti ed alle PMI l’accesso ai capitali privati.
In anni recenti sono nate, sempre grazie al sostegno delle fondazioni, notevoli strutture per favorire la nascita e lo sviluppo di realtà produttive sul territorio.
Personalmente ho avuto modo di incontrare alcune di queste strutture e mi è parso di capire che uno dei limiti più importanti sia la distanza, anche in senso fisico, dalle piazze finanziarie più evolute dove invece c’è grande interesse da parte dei potenziali investitori.
Per provare a rispondere a queste esigenze, come Gruppo Sella siamo attivi con la nostra CIB un po’ a tutto tondo sul tavolo della finanza straordinaria per le PMI ed abbiamo un laboratorio per l’incubazione delle startup. Inoltre, come Banca Patrimoni Sella, abbiamo selezionato un network di boutiques specializzate per territorio e per industria per fornire opportunità di finanza straordinaria a supporto dello sviluppo.
Per concludere questo intervento sulla vicinanza della finanza ai territori vorrei parlare della valorizzazione del patrimonio artistico.
Le Fondazioni sono forse i soggetti più attivi ma una banca che si chiama Patrimoni e opera nel paese con il più grande patrimonio artistico del pianeta non può starne fuori!
Per precisa volontà del nostro CEO, dottor Federico Sella, che è intervenuto prima, ci siamo dotati di una Direzione Artistica che ha come missione lo sviluppo delle relazioni e la costruzione di progetti con le istituzioni culturali locali.
Vi ringrazio e spero di aver ben rappresentato l’impegno della nostra banca verso i territori che ci ospitano."