La partecipazione al podcast
Vincenzo De Marco, Direttore Commerciale di Banca Patrimoni Sella, ha partecipato alla prima puntata del podcast "Finanza senza filtri" di Advisor, dialogando con il Direttore Francesco D'Arco e Francesco Matranga (Robeco) sul tema "Oltre il 60/40: riprogettiamo il portafoglio". Una chiacchierata dai toni informali nella quale si sono toccati diversi temi cruciali per l'industria del private banking.
Il senso dell'innovazione
Sollecitato a fornire un parere sul ruolo dell'innovazione, Vincenzo ha voluto sottolineare un concetto fondamentale: il fulcro di tutto è uno solo, il cliente. "Quando parliamo di innovazione, dobbiamo quindi chiederci: chi è il cliente? L’altro elemento centrale è la distribuzione dei servizi bancari, che ruota sempre intorno alle persone, siano essi clienti o dipendenti. Se rimani focalizzato su questo principio – che il cliente e le persone sono il cuore di tutto – allora anche l’evoluzione digitale deve partire da loro e servire i loro bisogni. Spesso, invece, accade che si venga travolti dalla tecnologia, perdendo di vista l’obiettivo principale." In molti casi, si cerca di costruire un modello bancario attorno alle innovazioni tecnologiche, quando in realtà dovrebbe essere il contrario: la tecnologia deve essere uno strumento al servizio delle persone.
Le dinamiche del risparmio in Italia
Sul tema della sensibilità media in termini di propensione all'investimento, De Marco ha poi notato come storicamente l’economia italiana sia basata su un forte legame tra il risparmio privato e il debito pubblico: circa il 50% di quest’ultimo è detenuto dai risparmiatori italiani (dati che potrebbero variare, ma indicativi della nostra realtà). Negli ultimi dieci anni, con i tassi d’interesse vicini allo zero, molti risparmiatori hanno cercato alternative di investimento. Tuttavia, non appena i tassi hanno ricominciato a salire e a diventare più interessanti, si è osservata una nuova crescita della raccolta sui titoli di Stato. Un dato significativo proviene dal mercato: nel 2022-2023, si è registrato un aumento del risparmio investito in strumenti a rendimento garantito, con circa 60.000 euro di nuove sottoscrizioni nei portafogli medi degli italiani. Questo dimostra che l’investitore medio italiano cerca stabilità e soluzioni che offrano sicurezza. La chiosa del Direttore Commerciale di BPS è chiara: "Credo che l’industria finanziaria debba rispondere a questa esigenza, fornendo strumenti di investimento adeguati e accessibili."
La prospettiva sul mondo obbligazionario
Passando al tema cardine della puntata, il mondo obbligazionario, Vincenzo ha voluto aggiungere la sua prospettiva. "Immagino di mettermi nei panni di un consulente finanziario e chiedo: quale asset allocation è più adatta in questo contesto? Dovremmo ancora affidarci al classico modello 60/40 (60% azioni, 40% obbligazioni) o cercare nuovi equilibri? Il modello 60/40 è sempre stato un punto di riferimento, fin dai tempi in cui ho iniziato a lavorare nel settore finanziario. Tuttavia, oggi il valore dell’asset allocation non risiede solo nelle percentuali assegnate a ciascuna classe di investimento, ma soprattutto nella tipologia di strumenti scelti e nella capacità di gestione attiva del portafoglio. Negli ultimi due anni, la concentrazione di capitali in strumenti amministrati è cresciuta significativamente, il che dimostra l’importanza di una gestione consapevole e personalizzata. Il compito dell’industria finanziaria e della distribuzione è quello di fornire ai risparmiatori strumenti adeguati e di guidarli verso scelte informate, affinché possano ottenere rendimenti sostenibili senza assumere rischi eccessivi."
Per ascoltare tutta la puntata puoi andare al link QUI.